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OMEGNA - 29-04-2022 -- Aspettative e richieste delle imprese dei nuovi Distretti del Commercio istituiti dalla Regione. L'occasione per parlarne è stata la presentazione dei dati relativi al Distretto del Cusio (composto da Omegna, Gravellona Toce e Casale Corte Cerro) nel questionario di Confcommercio AltoPiamonte. Da questo emerge una fotografia della situazione esistente e le aspettative del territorio derivanti proprio dalla creazione dei Distretti. A presentare i risultati è stato il professor Alessandro Minello dell'Università Ca' Foscari di Venezia che sintetizza: "“La pandemia ha rivoluzionato la società e l’economia locali. I territori sono stati colpiti da uno tsunami, dal quale solo adesso si tanno riprendendo. I Distretti del Lago Maggiore, di Borgomanero, di Verbania e del Cusio stanno facendo sistema, per superare le difficoltà e per uscire dall’impasse che hanno dovuto affrontare in questi due anni. Sicuramente, per farlo, puntano sulla digitalizzazione e sul fare rete tra imprese e istituzioni. Le imprese hanno subìto molto l’effetto della pandemia, soprattutto nella riduzione dei fatturati, mentre hanno cercato di preservare l’occupazione il più possibile. Naturalmente, l’occupazione del futuro rallenterà nella crescita e riguarderà soprattutto competenze differenti. Le istituzioni hanno reagito alla pandemia e lo hanno fatto, principalmente, cercando di adeguare le proprie conoscenze alle nuove competenze richieste.
Complessivamente, il territorio punta a rafforzare le proprie specificità e a cercare di instillare elementi digitali e di innovazione, all’interno della tradizione. Quindi 'innovare la tradizione' è sicuramente un elemento fondamentale che emerge dai risultati che sono stati rilevati. Il futuro è un punto ancora in parte interrogativo, però esiste la consapevolezza di aver fatto un percorso. E questa consapevolezza aiuta sia le imprese sia le istituzioni a ritornare a programmare la propria attività. Lo stanno facendo attraverso i nuovi Distretti Urbani del Commercio, che sono uno strumento importante per il rilancio del territorio. I quattro Distretti, pur avendo elementi di distinzione, presentano anche delle omogeneità, delle vocazioni che intendono sviluppare in futuro e che comporteranno un importante investimento, non solo nella parte infrastrutturale (dall’arredo urbano alla viabilità), ma anche a livello culturale (dalle nuove competenze, alla promozione e fidelizzazione della clientela).
Complessivamente, possiamo dire che lo sviluppo futuro del territorio riparte dai Distretti, dalle nuove competenze, dalla digitalizzazione e dalla innovazione nella tradizione. Si tratta di una innovazione incrementale, che non stravolge le azioni del passato. I territori innovano nella continuità, costruiscono sul percorso fatto finora. Gli intervistati non chiedono discontinuità nette, ma evolutive, che valorizzino il percorso effettuato fino ad oggi”.