VERBANIA - 03-05-2022 -- Si terrà il 9 maggio al tribunale di Verbania la prima udienza delle due cause civili “pilota” intraprese, in nome di altrettanti investitori di Pallanza, da Federconsumatori contro Poste Italiane. È l’ultimo capitolo, in ordine di tempo, della campagna che l’associazione ha intrapreso nei confronti dell’azienda per il “caso” dei buoni fruttiferi postali venduti dopo il 2001. Buoni che, spesso, sono stati presentati dai venditori allo sportello come prodotti con una scadenza lunga, di vent’anni, ma che in realtà avevano una durata molto più limitata, in genere di 18 mesi e di cinque anni. Non conoscendo le condizioni del contratto, molte volte non adeguatamente spiegate o non contenute nella documentazione consegnata alla sottoscrizione del contratto, è capitato, nella migliore delle ipotesi, che gli interessi fossero stati congelati, se non che il buono fosse stato dichiarato dormiente e, quindi, prescritto.
Casi simili, in provincia, Federconsumatori li ha riscontrati a Verbania, Cannero Riviera, Pallanzeno, Casale Corte Cerro, Stresa, Meina, Domodossola e Omegna, ed ha avviato azioni per il risarcimento del danno, tra cui appunto le due citate cause pilota.
Della questione si sono occupati numerosi tribunali in Italia e s’è già formata giurisprudenza, tanto che l’Antitrust ha aperto il mese scorso una procedura contro Poste Italiane per verificare la correttezza delle pratiche commerciali.