OMEGNA - 04-05-2022 -- E’ stato un Primo Maggio tra arte, lavoro e scuola quello che si è svolto domenica ad Omegna.
La Festa dei Lavoratori si è aperta con l’inaugurazione ufficiale della posa dei due maestosi bassorilievi in bronzo intitolate “Il lavoro della fonderia", alla presenza di Autorità comunali e provinciali ed in memoria di Renato Bialetti, l’Omino con i baffi ed illuminato Industriale. Le due imponenti lastre in bronzo, opera dell'artista omegnese Annibale Lanfranchi, risalgono al 1954 quando furono commissionate da Bialetti per essere esposte nella sede storica dell'azienda.
Rappresentano le fasi della fusione del metallo, e quale luogo migliore per renderle fruibili a tutti quelli che vorranno passarle a vedere, se non nella sede del Forum, ex acciaieria Cobianchi.
Le piastre di bronzo sono state spostate presso il FORUM anche grazie a Renzo Fovana, Armando Alberganti e Adriano Soldani con la regia dell’Associazione “I Lamberti” che ha organizzato anche la mostra “ L’Anima delle Forme” una raccolta di opere dello scultore cusiano.
A seguire vi è stato l’interessante convegno “La dignità del lavoro tra arte e carta costituzionale" tenuto dagli alunni del liceo Gobetti e molto frequentato.
Alle 18,30 nella rinnovata sala grande del Forum si è svolto un sagace dibattito dal titolo “ Il lavoro ad Omegna tra passato e futuro” che ha visto protagonisti Matteo Severgnini e Pietro Cozzi, caporedattore di Bella Italia che nel numero di questo mese contiene 12 pagine dedicate al capoluogo del Cusio.
Durante questo confronto va ricordato un intervento di Alfonso Bialetti, figlio di Renato, che ha ricordato a tutti il valore della passione che animava il lavoro in quegli anni e di cui oggi se ne vedono poche tracce. La frequentata giornata si è quindi chiusa con la proiezione del docufilm sceneggiato da Matteo Severgnini “A Omegna non si beve più caffè”.