PIEMONTE - 05-05-2022 -- Anche se la eco mediatica è un po' calata, l'arrivo nel nostro Paese dei profughi in fuga dalla guerra prosegue. Sono 5,6 milioni i cittadini ucraini in accolti nei Paesi Ue secondo i dati Unhcr, la settimana scorsa erano 300mila in meno. Di questi, quasi 107mila sono giunti in Italia (settimana scorsa erano 102mila) e 9.979 (200 in più) in Piemonte. Ad accoglierli in regione un sistema che ha nei vari prefetti il braccio operativo nelle province, secondo un piano di accoglienza istituzionale che prevede i Cas/Sai (sistemi di accoglienza gestiti da comune/prefetture); strutture ricettive convenzionate o l'accoglienza presso le famiglie. A queste forme si aggiunge l'accoglienza spontanea presso famiglie, amici, reti di volontariato o anche l'autonoma sistemazione.
Ad oggi sono 8.769 i rifugiati ospitati da famiglie residenti in Piemonte, la grande maggioranza dunque mentre i rimanenti 1204 sono distribuiti nei vari centri Cas-Sai o messi a disposizione dalla Protezione civile. Complessivamente gli accolti sono in totale: 1111 nel VCO, 2829 a Novara, 576 a Biella e 843 a Vercelli, 2150 a Torino, 1109 ad Alessandria, 372 ad Asti, 989 a Cuneo. Novara per corre in assoluto, e VCO in rapporto alla popolazione sono dunque le porcine piemontesi che hanno accolto di più.
Un capitolo a parte per la presenza dei minori e il loro inserimento scolastico, partito nell'immediatezza dell'arrivo dei primi profughi. Dalla scuola d'infanzia alle superiori, si contano 1754 ragazzi inseriti nel sistema scolastico (341 nelle scuole dell'infanzia, 709 alle primarie, 446 alle medie e 258 alle superiori). Nelle varie provincie abbiamo: 203 inserimenti nel VCO, 349 a Novara, 114 a Biella e 105 a Vercelli, 515 a Torino, 228 ad Alessandria, 42 ad Asti, 198 a Cuneo.