BANNIO - 25-05-2022 -- Sono oltre 400 pagine quelle del volume che contiene gli studi preparatori al Convegno del 400° anniversario della costituzione della Milizia Tradizionale di Bannio, pubblicato di recente a cura del Comitato per il Quarto Centenario.
Il libro, corredato da numerose fotografie a colori e in bianco e nero, molte quelle d’epoca spesso inedite, porta il titolo “Bannio: storia fede e arte di un borgo e di una valle a 400 anni dalla fondazione della Milizia Tradizionale” e vede al suo interno contributi di Pier Antonio Ragozza, Fabrizio Cammelli e Stefano Della Sala.
Dopo i saluti del Presidente della Milizia Tradizionale e di quello del Comitato per il 400° e l’introduzione, la prima parte tratta de “I quattro secoli della Milizia di Bannio”, corposo capitolo che ha come autore Pier Antonio Ragozza, storico militare che ripercorre per la prima volta in modo dettagliato ed approfondito le vicende del glorioso reparto banniese e di chi ne ha fatto parte nei quattro secoli della sua esistenza, dal Seicento ai giorni nostri, ma anche esaminandone l’organica, l’armamento, le uniformi ed il cerimoniale, senza dimenticare analoghe Milizie devozionali come l’omologa di Calasca e pure le svizzere esistenti nella Valle di Blenio in Canton Ticino, facendo conoscere anche quella di Morialmè in Belgio.
Fabrizio Cammelli, tra l’altro Parroco di Bannio e pure alla guida di alcune parrocchie anzaschine, autore di altri lavori su chiese e religiosità locali, nonché tra i promotori di questa ricorrenza del 400° dei “soldati della Madonna” fornisce più contributi riguardanti “San Bartolomeo in Bannio: vicende costruttive della Chiesa Madre della Valle Anzasca”, un altro riguardante l’emigrazione a Cadice con “Una vivace comunità di banniesi in Spagna e i doni alla chiesa di Bannio” ed ancora ricollegato ai benefattori al’estero le “Ricerche intorno ad un enigmatico crocifisso della Valle Anzasca”, preziosa opera in bronzo di fattura tedesca.
Stefano Della Sala, apprezzato storico ed autore di numerose pubblicazioni sui santuari della Diocesi di Novara e su comunità e personaggi della Chiesa locale, in questo volume ha invece esaminato “Le lapidi e le iscrizioni della chiesa di San Bartolomeo a Bannio”, proseguendo nello studio degli “Aspetti devozionali e tradizioni liturgiche della comunità di Bannio” per concludere con una inedita ed interessante “Galleria di ritratti banniesi”, salvando la memoria di persone più o meno famose ma che in qualche modo hanno avuto le loro radici familiari nel piccolo paese anzaschino.
Come si legge nell’introduzione “… questo testo è solo la preparazione a studi ulteriori. … ma l’augurio è che questo sforzo di approfondimento sia di stimolo a continuare la ricerca intorno alle vicende di queste comunità ai piedi del Monte Rosa. Al lettore, studioso o anche solo curioso, consegniamo in mano un testo che introduce e accompagna alla scoperta di Bannio e attraverso di esso alla Valle Anzasca, e ad uno dei suoi tesori culturali più preziosi e singolari, la Milizia Tradizionale, che celebra i quattro secoli della sua nascita. Un tesoro culturale ha saputo coniugare fede, arte, vita ed esperienze, e che viene consegnato al futuro perché conosciuto, amato e vissuto sia un volano per la vita dell’intera valle”. (c.s)
