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maggiore caldani
VERBANIA – 12.03.2016 – La gara è andata deserta 

e nessuno s’è fatto vivo. Per la spiaggia, il bar e il ristorante del “Maggiore” (nella foto di Alberto Caldani) in gestione decennale a 90.000 euro l’anno (più tutte le attrezzature da acquistare) nessuna offerta formale è stata presentata alla scadenza del bando pubblicato a inizio febbraio.

Ora però sarebbero tre le società che si sono fatte avanti negli ultimi giorni e che hanno cercato di capire come, quando, a quali condizioni e con quali modalità potrà essere discusso il contratto. La formula scelta inizialmente dalla giunta Marchionini, abbastanza elaborata nei paletti posti al dirigente per il bando – frutto di ben due atti di indirizzo, uno a integrazione dell’altro – imponeva, tra l’altro, l’obbligo di avere uno chef stellato e di approntare il piano terra come sala da ballo. Chissà se sarà così anche adesso e se ci sarà un altro bando.

Tecnicamente il Comune può procedere all’assegnazione diretta sulla base, però, delle stesse condizioni della gara andata deserta. Per essere più chiari: se una sola ditta manifesta l’interesse a prendersi spiaggia, bar e ristorante con gli stessi affitti, durata e clausole, può farlo senza gara pubblica. Se le ditte fossero più d’una le soluzioni sono due: un’altra gara pubblica per tutti o una procedura negoziata a inviti.

Tutto ciò sempre che non si cambino le carte in tavola. Rivedere i criteri del bando, magari al ribasso (affitto più leggero o meno investimenti, per esempio), imporrebbe comunque una procedura a evidenza pubblica.

La differenza tra affidamento diretto e gara è significativo anche per i tempi entro cui si conclude la procedura, che sono necessariamente stretti se si vuole aprire la struttura con l’inizio della stagione turistica, ormai alle porte.