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VERBANIA – 14.03.2016 – Il ritorno alle cronache

dell’ex Acetati riporta d’attualità il futuro del polo chimico. Interpellata sui progetti a breve termine e sulla ventilata apertura di un outlet, la multinazionale con sede a Tortona conferma che “l'impianto di Verbania è attualmente in fase di smantellamento”, che “per il momento, non ci sono programmi per il prossimo futuro” ma c’è anche l’apertura a future operazioni: “non escludiamo che l'impianto venga ceduto”.

La storia di questo complesso industriale chiuso nel 2011 quando la fabbrica si chiamava, appunto, Acetati, è la storia di Verbania. Nel 1928 ricevendo dal Comune di Pallanza l’allora piazza d’armi, la società Rhodiaseta impiantò una fabbrica per produrre il rayon, acetato di cellulosa, tessuto sintetico. Da Rhodiaseta, a seguito di fusione con la Società elettrochimica del Toce, nacque Rhodiatoce. Da lì ci fu il passaggio al gruppo Montecatini, divenuto Montedison con l’accorpamento della Edison, fino a Montefibre. Il nylon prodotto a Verbania spadroneggiava nel mercato mondiale e si affermò il modello della fabbrica-città con i suoi 5.000 lavoratori

Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 il settore andò in crisi e il declino fu inesorabile. Nel 1983 chiuse Montefibre, dando un colpo fortissimo all’economia cittadina. Sul finire degli anni ’80, anche grazie a aiuti di stato, il sito riaprì con il gruppo piemontese Mossi & Ghisolfi, che oltre a Acetati avviò, costruendolo da zero, lo stabilimento di Italpet per la produzione di bottiglie di plastica. Il disimpegno di Mossi & Ghisolfi iniziò con la cessione di Italpet agli americani di Plastipak (2008). Con la vendita in Cina del know how di Acetati, la strada per la dimissione fu imboccata poco dopo e si conclude nel 2011 con lo stop all’attività.

La situazione odierna è quella di un sito da bonificare, per il quale un piano complessivo non c’è ma, come discusso anche a novembre in Consiglio comunale nell’interpellanza presentata da Marco Parachini di Comunità.vb, sono state avviate numerose singole pratiche edilizie. Poi c’è il futuro, che è tutto da vedere.