RE -15-03-2016- L'interesse della popolazione vigezzina
per il destino della Valle dei Bagni di Craveggia è emerso chiaramente durante il partecipato consiglio comunale di Re di lunedì sera.
Il secondo punto all'ordine del giorno, relativo all'approvazione di un atto di indirizzo per l'individuazione di un'area di tutela nella zona, ha impegnato il consiglio per quasi un'ora e mezza. Nonostante le iniziali titubanze del sindaco Pastore a riguardo, prima della votazione è stata concessa la possibilità di un dibattito pubblico, utile a chiarire, almeno parzialmente, la natura del progetto in esame.
Il tecnico Eugenio Carlini ha infatti cercato di dissipare i dubbi relativi ai vincoli che potrebbero derivare dalla creazione di un'area protetta legata al Parco del Locarnese, spiegando in primo luogo le differenze, a livello legislativo, tra parco e area protetta, nonché tra area protetta e area contigua. Ha sottolineato come lo status di area contigua, secondo quanto stabilito dall'articolo 32 della legge quadro 394/1991, permetta l'esercizio di una serie di attività umane, quali caccia, pesca e raccolta di funghi, ed ha cercato al contempo di calmare gli animi relativamente ai timori di una possibile modifica di tale legge, attualmente in discussione in parlamento.
Il sindaco ha ribadito come la delibera fosse relativa a un atto di indirizzo, ovvero a un mandato di inizio del processo, al momento assolutamente non vincolante e comunque subordinato all'effettiva creazione del Parco del Locarnese. Pare tuttavia che la nascita del parco transfrontaliero non sia totalmente indipendente dall'adesione dei comuni vigezzini al progetto, almeno secondo quando affermato da Renato Pedroni, presente in sala in quanto rappresentante del comune di Brissago, il quale ha spiegato come i promotori del nuovo ente abbiano difficoltà a ottenere i metri quadrati sufficienti all'approvazione del progetto del Parco da parte di Berna, dopo aver perso l'adesione della Valle Maggia.
Il pubblico ha accolto con un applauso la dichiarazione della maggioranza, letta dal vice-sindaco Luca Locatelli al termine della discussione, che offre una garanzia della tutela degli interessi del comune in un progetto non ancora completamente delineato: "La maggioranza, prendendo atto che il punto 2 sia un tema di interesse molto importante per la struttura naturalistica, turistica ed economica del comune, ritiene che eventuali atti che porteranno a cambiamenti sostanziali delle informazioni che hanno portato al voto del punto sopra citato saranno da riesaminare in consiglio comunale con la possibilità, se le nuove condizioni risultino poco chiare o addirittura non portino un beneficio per il comune di Re, di rivalutare la partecipazione del territorio comunale al progetto".
Le votazioni si sono concluse con l'approvazione del punto in esame a maggioranza, con 8 voti favorevoli, l'astensione di Luca Balassi e i voti contrari di Massimo Patritti (gruppo minoranza) e Alessio Piffero (gruppo autonomo, ex assessore di maggioranza).
Massimo Patritti spiega: "Il mio non è un voto contrario all'adesione, ma visto che la proposta è arrivata dalla Svizzera, alla quale necessitano gli ettari dei nostri comuni, ritengo che prima di aderire sarebbe stato opportuno mettere nero su bianco ciò che il nostro comune avrebbe potuto ottenere". Alessio Piffero sottolinea invece la necessità di un consenso popolare, da verificare attraverso referendum, come già in passato aveva a più riprese proposto, senza successo, alla maggioranza.