VERBANIA – 15.03.2016 – Quell’incidente stradale
ha stravolto la vita di un’intera famiglia. Era l’11 luglio del 2009 e, di prima mattina, un uomo di Trontano – allora 46enne – stava scendendo verso Verbania in sella alla sua moto. Una volta giunto in via Turati, di fronte alla Casa della Resistenza, si trovò di fronte l’Opel Corsa condotta da Romano Podestà, verbanese di 38 anni, che sopraggiungeva nel senso opposto. L’urto non avvenne a velocità elevata, ma vide i mezzi scontrarsi frontalmente. Il verbanese uscì indenne, l’ossolano ebbe la peggio. Soccorso e trasportato all’ospedale “Castelli” in prognosi riservata, si salvò riportando però un’invalidità permanente del 100%. L’assicurazione risarcì per la parte civile, ma la questione penale è ancora aperta. Oggi di fronte al giudice di pace Carlo Crapanzano, Podestà – difeso dall’avvocato Luca Molino – è comparso per rispondere di lesioni personali colpose. L’incidente, così come ricostruito dagli agenti della Stradale che lo rilevarono, fu responsabilità dell’automobilista, che invase la corsia e provocò il frontale, tanto che fu multato per non aver dato la precedenza. “Mi dispiace, non ho visto la moto”, ha detto il guidatore in aula rilasciando spontanee dichiarazioni. L’udienza è stata aggiornata al 29 marzo per le conclusioni e la discussione. I familiari del motociclista sono costituiti parte civile con l’avvocato Massimo Vairetti.