CRAVEGGIA- 16-03-2016- Il sindaco di Craveggia Paolo Giovanola fatica a comprendere le ragioni di una così forte opposizione, da parte di una piuttosto ampia fetta della cittadinanza, alla costituzione di un'oasi nell'area della Valle dei Bagni di Craveggia: “Un progetto- spiega- che porterà benefici non solo al Comune di Craveggia ma all'intera Valle Vigezzo, soprattutto a livello turistico, creando un collegamento con la Svizzera, peraltro già inserito nel progetto Interreg Frontiera di Acqua e Pace, che include un percorso turistico lago-monti su una piattaforma messa a disposizione dal progetto stesso. Vantaggi in primo luogo a livello di qualità- ribadisce Giovanola- poiché un'oasi in quella zona porterà in valle turisti che vanno alla ricerca della natura, ma anche a livello economico. I vantaggi più significativi in termini economici si avranno con la nascita del Parco del Locarnese che porterà, anche da parte italiana, risorse importanti per la manutenzione dei sentieri e degli stabili di proprietà comunale, quali la caserma, i bagni e gli alpeggi". Per quanto concerne gli eventuali vincoli da rispettare una volta individuata l'area di tutela, Giovanola spiega: "L'Oasi non è di per sé Parco, la confusione probabilmente nasce dal fatto che la legge quadro sulle aeree protette (legge quadro n. 394 del 6 dicembre 1991 ndr.), alla quale facciamo riferimento, legiferi in merito ai parchi. Tuttavia, come verbalizzato nella delibera comunale n. 3 del 29 febbraio 2016, pubblicata nell'Albo Pretorio del Comune di Craveggia, nel caso in questione si fa riferimento all'articolo 32 (aree contigue) e alle relative disposizioni dell'articolo 42 delle Norme di attuazione del PPR del Piemonte di maggio 2015. Non si tratta dunque di un Parco ma di un'Oasi che costituisce area contigua al futuro Parco del Locarnese, sottoposta sì a vincoli che non sono però quelli di un Parco. Per fare un esempio, nell'area contigua sarà ancora possibile l'esercizio della caccia, nella forma della caccia controllata, riservata ai soli residenti dei quattro comuni interessati. Un'area di tutela, tra l'altro, esiste già sul versante nord della Valle dei Bagni, si tratta semplicemente di ampliarla verso sud, tale ampliamento, inoltre, non potrà portare nessuno svantaggio a eventuali privati, poiché l'area interessata è interamente di proprietà del Comune".