VERBANIA – 16.03.2016 – La Virtus Verbania
incrocia le braccia. Inaspettatamente – ma non a sorpresa – ieri sera è scoppiato il bubbone della società di San Maurizio d’Opaglio trapiantata a Verbania. Staff tecnico e giocatori hanno scioperato disertando l’allenamento di Renco e rifiutandosi di allenarsi perché in arretrato con i rimborsi spese. Nessuno s’è cambiato nello spogliatoio e nessuno ha calcato il prato del campo verbanese, mandando così un segnale al presidente Giuseppe D’Onofrio, che solo domenica festeggiava per la vittoria sulla capolista Borgaro e la vetta distante solo tre punti. È stata una scelta del gruppo, che questo malessere lo vive da mesi, ma che finora è stato impermeabile all’esterno. Tante voci, qualche mugugno, frasi sibilline, assenza isolate – il portiere Simone Spatafora per qualche settimana non s’è allenato con la prima squadra per lo stesso problema – ma la volontà, visti i risultati, di continuare. Proprio i risultati sono stati finora il collante della squadra. Partita in sordina, la Virtus è cresciuta diventando una realtà del campionato di Eccellenza che, se fosse andata in scena la protesta, avrebbe potuto incepparsi. Quando però la misura è stata calma, la protesta è andata in scena.
Dal gruppo non filtra alcun commento ufficiale e tutti sono restii a parlare, anche solo a confermare. La società, invece, già ieri sera è intervenuta, “smentendo categoricamente” che non si fosse “svolto l'allenamento della prima squadra in quanto i giocatori non hanno ricevuto il rimborso pattuito”. “I bonifici relativi al rimborso della mensilità sono stati infatti tutti predisposti in data odierna – si legge –; inoltre i giocatori già precedentemente avevano avuto precise garanzie personali date dallo stesso Presidente D'Onofrio sui pagamenti. La società si riserva di prendere provvedimenti sui giocatori che non si sono presentati questa sera all'allenamento".
Confermato che l’allenamento non c’è stato – e questo è un fatto – va capita la portata degli arretrati. Che, obiettivamente, non può essere di un mese perché non giustificherebbe una simile decisione, oltretutto in un momento agonisticamente delicato della stagione. A quanto pare di capire, senza conferme ufficiali, ci sarebbe una parte di squadra – chi viene da fuori – che avrebbe minori arretrati e una parte che ne reclamerebbe di più.
Che la Virtus abbia difficoltà a far fronte agli impegni di un’onerosa stagione come quella del campionato di Eccellenza è confermato anche dal ritardo nei pagamenti con alcuni fornitori.