RE -18-03-2016- La grande affluenza di pubblico al consiglio
comunale di Re di lunedì è stata di per sé un fatto degno di nota, tuttavia ha suscitato curiosità la presenza di alcuni consiglieri di minoranza, Enrico Mozzanino, Luciano Buffa e Simone Patritti, e del gruppo autonomo, Gianluca Giana, del comune di Craveggia, i quali hanno seguito con attenzione la disquisizione del secondo punto all'ordine del giorno, l'approvazione di un atto di indirizzo per l'individuazione di un'area di tutela a carattere transfrontaliero nel territorio della Valle dei Bagni. La loro partecipazione è diventata attiva durante il dibattito pubblico, sollecitato da Massimo Patritti (gruppo Rinnovamento e Tradizione): "Abbiamo partecipato al Consiglio Comunale di Re fiduciosi di poter ottenere le spiegazioni mai ricevute e negate in seno al consiglio del quale facciamo parte, Craveggia- spiegano i 4 consiglieri- è stata un'occasione per vedere da vicino quello spirito democratico e di partecipazione che dovrebbe caratterizzare ogni riunione di questo genere, al contrario di quanto avviene a Craveggia, dove alle domande non seguono risposte, dove i Consiglieri di maggioranza annuiscono ma non intervengono mai, dove la parola al pubblico è sempre stata negata".
Qual è la vostra impressione delle decisioni prese a Re?
"Siamo felici che la maggioranza del Comune di Re, a differenza degli altri comuni interessati, abbia preso coscienza del fatto che il progetto da esaminare sia ancora in fase embrionale e abbia voluto sottolineare la necessità di ridiscutere l'eventuale progetto definitivo, come è giusto che sia ma come ci è stato negato dal sindaco Paolo Giovanola, in seno al Comune di Craveggia."
L'aver ascoltato le spiegazioni del tecnico Eugenio Carlini ha in qualche modo mutato la vostra opinione relativamente alla creazione di un'area di tutela nell'area della Valle dei Bagni?
"Ribadiamo di non essere contrari a priori ma riteniamo, esattamente come verbalizzato durante il nostro consiglio comunale del 29 febbraio, che decisioni di questo genere debbano essere sottoposte alla Cittadinanza con progetti chiari, ben definiti nel dettaglio circa gli onori e gli oneri che ne derivano. La votazione dovrebbe essere maturata su elementi concreti, non su una carta in bianco. Purtroppo l'opinione che il nostro sindaco Paolo Giovanola ha della Cittadinanza , secondo il quale “ai cittadini non importa nulla”, ha prodotto un diniego alla richiesta di consultazione popolare richiesta da noi 4 consiglieri. Auspichiamo per il prossimo futuro a una maturazione democratica del nostro sindaco."