DOMODOSSOLA- 18-03-2016- Una storia quasi millenaria quella dell'ospedale San Biagio
che il presidente del Movimento Una Bernardino Gallo ricorda in un comunicato stampa in cui si invita anche ad un riequilibrio del privato nella sanità sul territorio: “Premettiamo che noi siamo per la difesa dei servizi sanitari non solo dell'Ossola, ma anche del Cusio e del Verbano e, seppure per niente ostili alla sanità privata convenzionata, siamo per un suo riequilibro in quanto rappresenta ben il 70% nel territorio dell'Asl Vco, con solo il 30% di pubblico, quest'ultimo diviso con circa il 16% nel Verbano e il 14% in Ossola.
Questi dati sono reali e non sono mai stati smentiti perché sono la realtà. Lo strumento importante di una realtà tripolare come la nostra è la provincia autonoma ma anche federale, per il rispetto e la difesa delle tre realtà con adeguate risorse da pretendere in adeguata fetta da quelle che vengono sottratte al territorio. L'ospedale San Biagio di Domodossola esiste da secoli ed un tutt’uno storico e culturale non solo per la città ma per tutta l'Ossola, le sue valli e per i suoi cittadini. Non si sa con certezza in che anno fu costruito. Il più antico testo che faccia riferimento all'ospedale fu trovato nell'Isola di San Giulio e risale al 1245. Il documento è un antico testamento di Lanfranco da Momo, defunto nell'Isola, che lasciò 20 soldi imperiali da dividere fra poveri, i residenti e il custode dell'Ospedale di Domodossola. Conseguentemente esisteva da molto prima. Un secondo documento del 1295, conservato nell'archivio del Sacro Monte di Domodossola, rivela che furono lasciati al convento dei “Frati Minori” alcuni legati, fra i quali uno per la costruzione di una chiesa annessa all'Ospedale. All'interno di questo è oggi presente una pergamena risalente all'11 agosto 1396.
Una struttura plurisecolare, che ha attraversato tutta la storia di questo territorio, e ha ricevute nel tempo molte donazioni da benefattori e dal popolo con recenti iniziative. Rammentiamo che sino alle soglie degli anni ottanta era stato sempre trascurato dalla Regione Piemonte matrigna per l'Ossola e non solo per il filone sanità ed era assolutamente carente di molti servizi molto importanti. Negli anni ottanta vi fu una svolta radicale e il San Biagio diventò l'ospedale più significativo ed importante dopo quello molto più importante dell'allora capoluogo della provincia di Novara. Possiamo consentire che secoli di storia sanitaria siano cancellati da politici e amministratori succubi del neo centralismo e degli ordini di partito e istituzionali che sono calati dall'alto in spregio alle esigenze della gente che rappresentano e che parlano di montagna e periferie senza cavare un "ragno dal buco", anzi assistendo all'impoverimento della montagna e al suo lento e inesorabile spopolamento anche in conseguenza di scippi continui di servizi, oltre quelli sanitari, molto importanti?
Come movimento Una vogliamo rappresentare una speranza di arrestare il declino e realizzare un'inversione di tendenza radicale partendo dalle due liste civiche che competeranno nelle prossime amministrative di Domodossola”.