ARIZZANO – 24.03.2016 – Sembrava un indemoniato.
Gridava, agitava in aria i coltelli e quando la polizia ha cercato di fermarlo gliene ha scagliati anche contro. È stata una scenda da far west quella accaduta ieri a Arizzano. Protagonista Alessandro Pavin, 37 anni, di Scareno, con alle spalle precedenti penali. L’uomo aveva preso possesso di una bella villetta a de piani di proprietà di una famiglia svizzera, che la utilizza per le vacanze. S’era introdotto spaccando il vetro della porta-finestra e la utilizzava come se fosse sua. Peccato che i vicini di casa, che conoscono i villeggianti e che hanno anche una copia delle chiavi dell’abitazione, avuto certezza dell’intruso hanno chiamato il 113. Dalla questura è giunta sul posto una squadra delle Volanti. Alla vista degli agenti Pavin, che appariva in stato visibilmente alterato, prima ha detto che la casa era sua, poi ha iniziato a inveire contro i poliziotti. Riparatosi nella camera da letto del piano superiore, dal balcone ha iniziato a gesticolare agitando furiosamente un coltello (addosso ne aveva quattro) e profferendo minacce. Con l’arrivo di rinforzi la polizia, sfruttando la sua distrazione, ha cercato di sorprenderlo passando dalle scale. Contro gli agenti che si riparavano dietro a una valigia recuperata sul posto, Pavin ha reagito lanciando i coltelli. Ma, una volta bloccato, non ha più potuto opporre resistenza e è stato arrestato con la forza.
Dopo una notte nella cella di sicurezza della questura oggi s’è presentato in tribunale, ancora in stato lievemente confusionario, per la convalida dell’arresto. Difeso dall’avvocato Alessandro Corletto, ha raccontato al giudice Beatrice Alesci l’accaduto. Nei suoi confronti il pm Maria Traina ha chiesto gli arresti in una casa di cura o ai domiciliari. Il giudice ha concesso i domiciliari fissando l’udienza per il processo al 1° aprile.