VERBANIA – 26.03.2016 – La revoca totale
della concessione del porto non è legittima, e illegittimo il successivo riaffidamento del bar-ristorante. La seconda sezione del Tar del Piemonte, con sentenza depositata ieri, ha condannato il Comune di Verbania nel ricorso promosso dall’European nautic service, la società che aveva in concessione l’area portuale fino a tutto il 2017 (aveva vinto la gara nel 2002) con un canone di 18.000 euro l’anno. I giudici amministrativi hanno annullato gli atti del 2015 con cui il dirigente del Patrimonio era intervenuto contro l’European nautic service. Sul primo, cioè la concessione del porto, i magistrati hanno rilevato che se per la parte portuale (moli e stalli) la revoca fosse legittima a causa dell’affondamento della struttura per il tornado del 10 ottobre 2013, non lo era per i prefabbricati del bar-ristorante, che non hanno subito danni. A maggior ragione, seguendo questo principio, è del tutto illegittimo che il Comune li abbia consegnati, con un affitto annuo di 30.000 euro fino al 30 settembre 2016, a una terza società – la Pascale snc –, che oltretutto gestiva il ristorante non direttamente ma come l’affitto di un ramo d’azienda dell’Ens.
Il provvedimento finale riassegna il bar-ristorante all’European nautic service fino alla scadenza naturale del contratto originario (il 31 dicembre 2017) e condanna l’Amministrazione municipale a risarcirlo – oltre che di 3.000 euro di spese legali – degli affitti non percepiti da aprile 2015 a oggi, dedotto il canone che sarebbe stato pagato al Comune. La cifra esatta dovrà proporla entro 60 giorni l’ente al privato.
È il terzo ricorso, sui tre discussi nell’ultimo anno e mezzo, perso dal comune di Verbania al Tar dopo quello dei campi sportivi di Renco, Possaccio e Fondotoce (è ancora aperto quello per il “Pedroli”) e del canile.