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tribunale7
VERBANIA – 29.03.2016 – Cinque processi in otto mesi:

e non è ancora finita. Si fatica ormai a tenere il conto dei procedimenti che, tra giudice di pace e monocratico, impegnano la magistratura nello sbrogliare la matassa di querele tra tre famiglie residenti a Ghiffa, in via Arcipreturale. La figura chiave di questa infinita e logorante faida è Raffaele Vallone, anziano pensionato di origini pugliesi. Tra i suoi vicini di casa ci sono le famiglie Morra e Boscardin, con le quali i rapporti negli ultimi anni si sono deteriorati al punto da far scaturire centinaia di denunce reciproche le quali, man mano, tra tante archiviazioni arrivano anche nelle aule del tribunale verbanese.

Lo scorso luglio Vallone è stato condannato in primo grado per stalking a 7 mesi. Due processi analoghi, per i medesimi reati ma su episodi diversi, sono già incardinati dal giudice monocratico e potrebbero anche essere accorpati.

Intanto, dal giudice di pace, si discutono altri fatti. L’altra settimana il processo per ingiuria che riguardava i coniugi Morra e Boscardin s’è chiuso con un non luogo a procedere perché l’ingiuria è un reato depenalizzato.

Oggi, sempre dal giudice di pace, si discuteva delle lesioni che Vallone accusa gli sono state provocate da Gerardo Morra, che l’avrebbe spinto sulle scale facendolo cadere. Tra i testimoni anche la moglie di Vallone, che ha raccontato dei problemi di salute del marito e ha puntato l’indice contro i vicini e l’acredine nei confronti del marito, definito da loro “pazzo” e apostrofato come “cornuto”. La tensione tra le parti è alta e a tratti è affiorata anche in aula tra i protagonisti, i parenti e i legali delle parti, che il 21 giugno si ritroveranno per questa sentenza. Nel frattempo altre udienze si saranno già celebrate.