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VERBANIA – 30.03.2016 – Grandi manovre sulle nomine

nelle municipalizzate. Oggi a mezzogiorno è scaduto il termine per depositare i curriculum dei candidati al cda di Vco Trasporti, venerdì alla stessa ora è fissata la dead-line per l’amministratore unico di ConSerVco. È il primo passo verso il rinnovo dei vertici delle ultime società pubbliche rimaste in loco, che ha un valore politico, territoriale e economico.

Quello politico, assodato che il predominio del centro-sinistra nelle 77 amministrazioni comunali del Vco rende la vicenda quasi una questione interna al Pd, sta nei rapporti di forza tra sindaci e politici locali; quello territoriale nel delicato equilibrio tra Verbano, Cusio e Ossola; quello economico nell’indennità percepita dai vari consiglieri: 10.000 euro annui al presidente di Vco Trasporti, 5.500 al suo vice e 3.500 al terzo consigliere; 31.500 all’amministratore unico di ConSer (dati attuali).

Dopo trattative e discussioni più o meno aperte, ieri sera i principali sindaci di area Pd si sono ritrovati nella sede provinciale del partito per discutere delle nomine. L’unico sindaco a uscire allo scoperto è stata l’omegnese Maria Adelaide Mellano, che ha proposto ufficialmente la proroga dell’attuale amministratore unico di ConSerVco, Biagio Bonfiglio. Ex colonnello della Guardia di finanza, manager con curriculum, slegato dai partiti, è l’uomo che tre anni fa fu caldeggiato proprio da Omegna e trovò consenso nel sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella e nel commissario verbanese Michele Mazza. Sul suo nome c’è il veto di Silvia Marchionini, che da più di un anno è in aperta polemica con Bonfiglio e i cui pessimi rapporti sono sfociati nella causa civile per le fatture auto-scontate. Come socio di maggioranza con oltre il 30% del capitale, Verbania teoricamente non dovrebbe avere problemi a bocciarlo, ma con Omegna si sono schierati altri comuni. Ecco perché prima di Pasqua Marchionini e il suo assessore Giovanni Alba hanno incontrato Mariano Cattrini e la giunta domese per proporre un’alleanza su un nome diverso da Bonfiglio, anche non necessariamente verbanese.

Quale sia non è stato detto, anche se negli ambienti democratici circola l’ipotesi di affidarsi a Cristina Mazza, 39 anni, commercialista di Domodossola, già amministratrice del Coub e revisore dei conti in numerosi enti e comuni. Allo stato attuale l’unico nome in campo è quello di Bonfiglio, che però non convince tutti e che potrebbe essere superato da Mazza o da un’altra candidatura che potrebbe emergere in questi giorni.

Va anche detto che la partita è stata finora gestita, per quel che riguarda Verbania, solo dal sindaco Marchionini, che domani sera incontrerà la segreteria democratica per confrontarsi anche su questo tema.

Nell’incertezza delle candidature e delle alleanze, c’è anche una certezza, quella che esiste un nome capace di mettere tutti d’accordo. È quello di Claudio Zanotti, che è stato presidente della società prima di candidarsi a sindaco e di fronte al quale nessuno potrebbe tirarsi indietro, se non il diretto interessato che ai suoi ha mostrato una certa indisponibilità a farsi coinvolgere nuovamente.