DOMODOSSOLA- 31-03-2016- Il dibattito nazionale sul progetto di legge sull'acqua pubblica, la cui discussione è iniziata martedì in aula a Montecitorio, è molto concentrato sulle modalità di gestione del servizio, situazione che rischia di oscurare un'importante emendamento, presentato in commissione dall'onorevole ossolano Enrico Borghi, presidente Uncem: “L'emendamento è destinato a impattare molto positivamente a favore dei territori montani qualora la stesura diventasse legge definitiva- spiega il sindaco Vogognese- l''emendamento votato in commissione e ora all'esame dell'aula, stabilisce ulteriori criteri per le concessioni di grande derivazione d'acqua per uso idroelettrico. L'articolo 3, comma 4 della proposta di legge stabilisce infatti che il decreto legislativo di attuazione della delega deve prevedere, tra l'altro, l'obbligo per le Regioni e le Province autonome di provvedere, entro un termine congruo prima dello scadere di una concessione di grande derivazione d'acqua per uso idroelettrico, nonché in ogni caso di cessazione anticipata della medesima, previa valutazione dell'eventuale sussistenza di un prevalente interesse pubblico a un diverso uso delle acque, a indire una gara ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi fondamentali di tutela della concorrenza, libertà di stabilimento, trasparenza, non discriminazione e assenza di conflitto di interessi, per l'attribuzione a titolo oneroso della concessione per un periodo congruo, individuato in un minimo e un massimo e da determinare in concreto da parte delle regioni e delle province autonome.
Il decreto legislativo dovrà definire altresì i criteri cui dovranno attenersi le Regioni e le Province autonome nell'attribuzione della concessione, nonché nella determinazione della sua durata, includendo comunque tra i medesimi la necessaria considerazione degli interventi ritenuti necessari avendo riguardo all'offerta di miglioramento e risanamento ambientale del bacino idrografico di pertinenza, nonché alla compensazione ambientale per gli enti locali interessati. Essendo le opere di concessione idroelettrica quasi tutte in territori montano, è' intuibile la portata dell'emendamento Borghi a favore dei territori montani e degli enti locali interessati.
Una modalità analoga è stata già sperimentata dalla Provincia Autonoma di Bolzano in sede di rinnovo delle grandi derivazioni idroelettriche, e ha dato importanti risorse a favore dello sviluppo montano dell'Alto Adige, e l'emendamento Borghi si propone si estendere tale meccanismo a tutto il territorio nazionale. Il testo proposto dall'on. Borghi riporta inoltre nella norma nazionale i concetti di miglioramento e risanamento ambientale che erano originariamente presenti nel decreto Bersani e che i governi Berlusconi e Monti avevano modificato e poi eliminato, e introduce il principio della compensazione ambientale a favore dei territori montani e dei loro enti locali far i criteri per la selezione della gara per l'attribuzione delle concessioni idroelettriche in sede di rinnovo”.