DOMODOSSOLA- 31-03-2016- La vice sindaco, ed assessore al bilancio
e alle finanze del Comune di Domodossola, Lilliana Graziobelli, replica alle accuse fatte da Monica Corsini, candidata a sindaco di Domo per il Movimento 5 Stelle, che in un comunicato stampa avveva diffidato l’amministrazione comunale a non portare avanti la determina n.1143 del 6 novembre 2015 del dirigente dell'area Finanze e Risorse Umane in cui si affidava alla ditta Isimply Srl di Ivrea il servizio di rilevazione e censimento degli immobili ed aree adibite a centrali per la produzione di energia elettrica: “Una brevissima risposta- spiega Graziobelli- alla dichiarazione in merito al ricorso fatto dalla candidata Sindaca del Movimento Cinque Stelle, signora Monica Corsini, mi sembra dovuta.
Faccio prima però una premessa politica: questo “ nuovo” movimento politico si sta caratterizzando in tutta Italia perché sta operando come soggetto moralizzatore di una politica ed una pubblica amministrazione che è corrotta in ogni luogo. Solo loro sono onesti e corretti.
Un modo di operare che si caratterizza nella continua caccia alle streghe.
Ritengo questo una generalizzazione troppo semplicistica che mette al sicuro chiunque dal dover fare proposte! È indubbio che questa amministrazione abbia governato in un quinquennio in cui sono mancati 4 milioni di euro e, nonostante ciò, non ha sottoscritto un solo euro di debito, non ha tagliato nessun servizio, anzi, i debiti li abbiamo pagati anche per chi è venuto prima di noi! Abbiamo, inoltre recuperato evasione, ridotto spese, ridotto il deficit delle partecipate con importanti azioni di controllo amministrativo e assiduo monitoraggio delle spese. Basti ricordare che la sola Farmacia Comunale ha registrato meno 150.000 euro di deficit. Ritengo facile rincorrere il consenso in questo modo, andando a cercare in ogni atto amministrativo il possibile errore, la possibile presenza di malafede: purtroppo non si amministra per singoli atti ma si amministra tutta insieme una città!
Detto questo arrivo al merito della dichiarazione della signora Corsini: mi corre l’obbligo di segnalare che l’Ufficio Tributi del Comune di Domodossola, così come il novanta per cento degli uffici comunali ha grandi difficoltà operative per carenza di personale che nel corso degli anni è diminuito a causa dei pensionamenti che non sono stati sostituiti..
Nell’Ufficio Tributi questa mancanza ha prodotto anche danni economici perchè verifiche che avrebbero dovuto essere fatte dal 1996, come appunto quella in questione, sono state rimandate fino alla soluzione estrema dell’affidamento esterno. Se si pensa che ogni anno l’amministrazione potrebbe aver perso una entrata pari a circa 70.000 euro si capisce che non si poteva più rimandare tale verifica e che forse il vero danno dovrebbe essere ricercato lì, nel ritardo con cui si è giunti a questa verifica.
Dall’altro canto i dipendenti dell’Ufficio Tributi, se fosse stato possibile effettuare direttamente tale attività, sicuramente avrebbero proceduto a farla, primo per senso del dovere e poi perché a tali riscossioni è legato un compenso percentuale che riguarda appunto i dipendenti che recuperano l’evasione.
Non esiste un motivo, se non l’impossibilità, per cui la responsabile del servizio ed il dirigente, possano aver preferito una soluzione all’altra.
L’incarico è stato affidato all’esterno solo dopo aver verificato i seguenti elementi:
carenza di personale presso l’Ufficio Tributi;
mancanza presso l’Ufficio Tributi delle conoscenze e competenze tecniche specifiche
il personale non era in grado di verificare la correttezza delle rendite catastali per la cui verifica e’ necessario effettuare sopralluoghi presso le centrali (presenza di tutti quegli impianti come il canale derivatore, la turbina, la vasca di carico, l’alternatore, il trasformatore, il carroponte, il canale di scarico, il pozzo piezometrico, ecc)
il personale dell’Ufficio Trbuti non era in grado di verificare la presenza di eventuali centrali non accatastate, non basta verificare la rendita in catasto (a supporto di ciò basti pensare che il catasto di Verbania ha contestato le rendite proposte da Enel).
In conclusione con il personale a disposizione e con tutte le modifiche intervenute nel campo dei tributi comunali lo svolgere direttamente l’attività assegnata al soggetto esterno avrebbe comportato il non corretto funzionamento dell’Ufficio Tributi relativamente alla gestione della TARSU/TARES/TARI, TASI, ICI/IMU con conseguenti disservizi per i cittadini.
In merito poi alla di spesa voglio spiegare che questa è stata prevista interamente a carico del recupero dell’evasione in una percentuale del 33% ampiamente nei valori di mercato. Inoltre è da sottolineare che la società ha applicato uno sconto del 14% sulla percentuale proposta.
Sono convinta che in nessun altro modo, visto l’attuale situazione del personale, il comune di Domodossola sarebbe potuto entrare in possesso di circa 450.000 euro e riteniamo pertanto corretto l’operato del dirigente e della responsabile del servizio a cui rinnoviamo la fiducia i quali nella loro decisione hanno tenuto conto delle oggettive difficoltà presenti in Comune.
Inoltre l’addivenire ad una transazione ha impedito ricorsi tributari certi vista la complessità della normativa come è avvenuto in molti comuni che hanno emesso in proprio gli avvisi di accertamento.
Aggiungo solo che nel corso di questi anni più volte ho chiesto all’Ufficio Tributi di organizzare dei servizi aggiuntivi a supporto dei cittadini che li aiutassero nella compilazione dei moduli relativi al pagamento di IMU e mini IMU ma anche questo purtroppo non è stato possibile, i cittadini sono stati costretti a rivolgersi ai vari caaf spesso pagando anche di tasca loro ma noi non abbiamo potuto fornire questo servizio, sono convinta che se avessero potuto l’avrebbero fatto loro volentieri ed in modo strutturato. Questo a significare che la carenza di personale è il vero problema che lasceremo in eredità o a noi stessi o alla futura amministrazione.
Nella diffida dell'M5S si legge: "L'importo presunto stimato appare irrisorio ed irrealistico rispetto ai dati a conoscenza del Comune, che non poteva non sapere che Enel Green Power aveva accatastato i propri immobili per la cifra di € 301.664
Dai dati che la società Enel Green Power ha fornito, le centraline elettriche avevano una rendita catastale di euro 9.636 (centrale di Anzuno), 222.254 per quella di Calice e 49.974 per quella di Vagna, mentre parte di quella di Bognanco, con un rendita catastale di 19.800 euro, era in corto l'accatastamento.
In base a questi valori si stabilivano le cifre da versare che risultavano essere, per sistemare tutto il pregresso, di 692.686,94 euro.
Tutta questa vicenda dimostra una scarsa attenzione da parte di tutte le forze politiche, sia da parte della maggioranza, sia da parte dell’opposizione- -spiegava Monica Corsini - i domesi potrebbero pagare una cifra altissima ad una società, sottraendo risorse che invece potevano essere utilizzate per la collettività. Per questa ragione e per tute quelle citate nella diffida se non si interverrà ci riserveremo di richiedere all’autorità preposta di provvedere in merito.