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VERBANIA – 31.03.2016 – Pd senza quorum:

salta l’elezione del nuovo cda del Distretto turistico dei laghi. L’assemblea dei soci tenutasi questa mattina al Tecnoparco s’è chiusa con una fumata nera, senza che fosse possibile scegliere i cinque consiglieri e comporre il nuovo cda. Tra i candidati in lizza, cioè coloro che hanno depositato il curriculum, e il nominativo indicato dalla Regione – Antonella Trapani, segretaria in carica del partito, ieri bersaglio delle polemiche del M5S – solo uno ha raggiunto il quorum necessario. Per gli altri la dispersione di voti e la spaccatura creatasi tra soci pubblici e soci privati ha reso vana la votazione.

Per capire che cosa è successo occorre spiegare le modalità di elezione del cda. Gli eletti devono incassare un doppio quorum, quello per “teste” (cioè il numero di soci-elettori) e quello per capitale (il perso economico delle quote azionarie). Il primo era fissato a 65, il secondo a 39.999,95. Il senso di questo meccanismo è garantire un consiglio più omogeneo, non solo espressione dei grandi soci, ma anche a tutela dei piccoli, specialmente i soci privati. L’unico a raggiungere pienamente i due obiettivi è stato Oreste Pastore, già assessore al Turismo a Omegna e amministratore di lungo corso del Distretto, che ne ha ricevuti 91 e 52,887,95. Il presidente uscente, Antonio Longo Dorni, ha prevalso tra i soci (83) ma non nel capitale (26.726,57), il presidente in pectore Trapani, al contrario, ha incassato il placet dei grandi azionisti con 42.175,48 ma non degli altri, fermandosi a 54. Più indietro, tutti gli altri.

La votazione odierna si può leggere come la sconfitta del Pd, che tramite il sindaco di Omegna Maria Adelaide Mellano aveva proposto all’assemblea la sua lista con cinque candidati: Trapani; Pastore; il sindaco di Ameno Roberto Neri; il vicesindaco di Baveno Fabio Paracchini; e il ragioniere capo del Comune di Verbania in comando all’Unione dei comuni del Vergante Roberto Patuelli. Il tentativo di blitz sostenuto dai voti dei sindaci è fallito, l’elezione è andata a vuoto e a questo punto sarà probabilmente necessario trovare una mediazione e una lista condivisa e, magari, anche rimettere in gioco la presidenza (il presidente viene scelto all'interno del cda), che a oggi - visti gli esiti - pare avere come primo candidato Pastore, che ha prevalso sui nomi della politica.

I risultati completi: Domenico Brioschi (9 voti, 865,32 euro di capitale), Ivo Casorati (2, 258,22), Alberto Cerni (5, 235,24), Antonio Longo Dorni (83, 26.726,57), Francesco Gaiardelli (39, 8.033,68), Roberto Neri (43, 35.162,41), Renzo Norbiato (50, 15.906,81), Fabio Paracchini (38, 34.732,16), Oreste Pastore (91, 52.887,95), Roberto Patuelli (29, 32.498,30), Simona Sassi (3, 1.021,44), Marco Tagliaferri (5, 5.763,10), Antonella Trapani (54, 42.175,48).

L’assemblea di oggi ha visto anche l’approvazione del bilancio 2015 del Distretto, che si chiude 15.010 euro di utile.