VERBANIA – 31.03.2016 – Il mondo dell’architettura
è in lutto per la scomparsa, avvenuta oggi a Miami, di Zaha Hadid. 65 anni, irachena di Baghdad naturalizzata britannica, è stata uno dei più affermati e acclamati architetti degli ultimi 40 anni, vincitrice del premio Pritzker (il nobel degli architetti) e due volte del premio Stirling. Come esponente della corrente del decostruttivismo s’è fatta conoscere per i tratti tondeggianti delle sue costruzioni e per l’abile gioco tra spazi e volumi finalizzati all’armonia tra paesaggio e architettura. Ha lavorato in tutto il mondo, firmando progetti incredibili. Ma ha lavorato anche a Verbania, partecipando al concorso del nuovo teatro cittadino in piazza Fratelli Bandiera varato dalla giunta Zanotti nel 2006-2007. Zaha Hadid aveva firmato il progetto coordinato da Patrik Schumacher – alle sue dipendenze, a Londra – e elaborato dal team formato da Filippo Innocenti, Roberto Vangeli, Alessandra Belia, Luciano Letteriello e Andrea Amelio. Un progetto in stile Hadid, che occupava quasi tutta la piazza Fratelli Bandiera, che si ispirava alle valve di una conchiglia, che aveva un grande spazio pedonale sottostante la struttura. Da quel concorso uscì vincitore il gruppo Stones di Salvador Perez Arroyo e i suoi “sassi” – poi spostati in riva al lago – sono diventati l’attuale Maggiore che, con un esito diverso, avrebbero potuto essere le “conchiglie” della regina degli architetti Hadid, che lascia il mondo avendo lasciato, enorme, la propria impronta in decine e decine di progetti.