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DOMODOSSOLA- 03-04-2016- Luigi Contessi non vuole farsi da parte,

non vuole che il centro destra corra unito scegliendo come candidato Lucio Pizzi. Lo scrive al termine di un comunicato in cui spiega come la lettera diffamante Lucio Pizzi ed altre persopne era stata spedita via mail proprio a lui, stupendosi del fatto che sia stato qualcuno del suo gruppo a cui evidentemente l'aveva mostrata, a renderla pubblica, ed assicurando che sarà lui per primo a portarla in procura: “Apprendo soltanto oggi dalla stampa dell'utilizzo strumentale che si sta facendo di una missiva indirizzata esclusivamente al sottoscritto. E' evidente che chi, senza la mia autorizzazione e appropriandosi della summenzionata, sta diffondendone solo parte dei contenuti e non ha intenzione di fare chiarezza su quanto in essa evidenziato.

Se così non fosse, in allegato al testo integrale della missiva, sarebbero stati diffusi anche i documenti pubblici che la confortano.

Ma ciò non è avvenuto per la sola ragione possibile, innanzitutto perché i cittadini avrebbero capito che la lettera era indirizzata esclusivamente a Luigi Contessi, (vedi introduzione mail allegata) e poi per la precisione e acume con cui il gruppo che l'ha redatta ha saputo circostanziarne l'oggetto. Ma è questo il vero punto di partenza sul quale soffermarsi.

A Domodossola oltre a + Sicurezza, +Turismo e + Vita, da oggi e' dovuta anche "+Chiarezza e +Rispetto".

Fatta questa premessa sono oggi costretto a rendere pubblico quanto pervenuto a mie esclusive mani.  Tutto quanto impropriamente e solo parzialmente utilizzato, per spostare il baricentro dalle segnalate nefandezze che nulla hanno a che fare con la campagna elettorale e con il sottoscritto.

Infatti, il fondato timore di cittadini onesti che si sono mobilitati subito dopo la diffusione di un comunicato stampa relativo ad una mia possibile sostituzione quale candidato che unisce il centro destra, e' non solo legittima ma, sulla stessa, si rende una doverosa e necessaria indagine.

Detto ciò, sarò io stesso a depositare gli atti in Procura della Repubblica nonché tutto ciò che in questi tre giorni e' accaduto intorno a questa vicenda, in quanto è bene ricordare che ciò di cui oggi si discute e' fondato su documenti riservati. 

Documenti che toccano aspetti delle vicende personali di tutti coloro sono stati coinvolti e che sarebbe stato bene accertare, come era mia intenzione fare tramite un dossier destinato alla questura, affinché fossero le competenti autorità a vagliare la segnalazione pervenuta con relativi atti, prima di diramare informazioni fuorvianti destinate esclusivamente a permettere di oscurare e deturpare eventuali indagini.

Ciascun cittadino potrebbe accedere ai documenti pubblici pervenuti a mie mani tramite la missiva di cui oggi si sta facendo un uso distorto e deprecabile, ma non tutti hanno gli strumenti per discernere ciò che in ivi contenuto e che evidenzia situazioni tutt'altro che limpide commesse in seno all'amministrazione locale. 

Ed è proprio per tutti questi concittadini e per il servizio che avrei voluto loro rendere mettendomi in prima linea nella politica locale, che sarei stato pronto a non perorare la mia causa contro i soggetti che hanno diffuso la mia corrispondenza privata, per promuovere un'azione giudiziaria che non mi avrebbe dato alcun risalto, ma che sarebbe servita a mettere in luce lati oscuri di quanto a me riferito con la segnalazione di cui si tratta. 

Ancora una volta a muovere le dinamiche della scena politica e' l'interesse personale di alcuni soggetti e sull'altare viene sacrificato quello più alto che è l'interesse di tutti, anche per questo domani non depositerò una denuncia per la tutela privata, ma per la difesa dell'interesse pubblico e dopo avere affidato alle autorità quanto a me pervenuto con la missiva accompagnatoria, renderò questi atti fruibili anche all'opinione pubblica, confidando che sappia valutare i fatti per ciò che sono e non l'interpretazione che ad essi si dà.

Dolente ma necessaria deduzione che si trae dall'odierna vicenda, e' che con tutta probabilità la diffusione di documenti riservati sia stata opera di individui afferenti il mio gruppo e non di avversari nella corsa alla carica di sindaco domese. Anche a fronte di detto accertamento, senz'altro richiesto alle autorità per trasparenza, si diffida chiunque sia entrato in possesso di materiale non pervenuto legittimamente a farne qualunque uso in carenza della mia autorizzazione poiché sono il solo a poterne svincolare il veto.

Oggi più che mai sono convinto che la città di Domodossola abbia la necessità di persone vere ed estranee alla politica attuale, con la voglia di fare per il solo interesse della Città e dei domesi e non per interessi personali. 

Se prima non avevo mai manifestato pubblicamente la mia voglia di farmi da parte, oggi sono a confermare che non son disposto a farlo”. 

Contessi allega poi le prime righe della missiva spedita da un tal Rossi Mario.