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tribunale7
VERBANIA – 18.04.2016 – Nessuna ricettazione,

le biciclette erano state donate. È questa la tesi che l’avvocato Andrea Zonca segue nel difendere Oualid Chouaibi, cittadino tunisino a processo a Verbania perché, in un controllo stradale al quale fu sottoposto dai carabinieri di Borgomanero il 5 ottobre 2012, risultò in possesso di due biciclette per il furto delle quali un uomo di Arona aveva sporto denuncia il 4 giugno di quell’anno. L’imputato quel giorno viaggiava sul proprio furgone carico di velocipedi perché, così spiegò già allora ai militari, doveva recarsi in Tunisia. Il materiale, scaricato nella caserma borgomanerese, fu controllato con calma nei giorni successivi. Fu in quel momento che emerse la corrispondenza tra la merce rubata e quella in suo possesso. L’uomo, che nella scorsa udienza ha più volte cercato di spiegare di essere estraneo a ogni addebito, oggi ha ascoltato i testi chiamati dal suo avvocato per confutare la tesi secondo cui sia un ladro o un ricettatore. Le tre persone che hanno testimoniato, hanno raccontato tutte di averlo incontrato nell’Aronese e di aver ricevuto da lui la richiesta di avere vecchie biciclette in dono. Richiesta poi esaudita con la consegna di pezzi vecchi o vecchissimi. Il processo è stato aggiornato per ascoltare uno dei carabinieri allora in servizio a Arona che seguì le indagini e per l’esame dell’imputato.