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VERBANIA – 18.04.2016 – Quella delle piscine

di Verbania è ormai una vera e propria faida. I rapporti tesi tra Amministrazione comunale e gestore, lo sfratto della prima al secondo, il ricorso al Tar perso, il nuovo bando di gara… sono le tappe di un dissidio che ha creato anche una profonda lacerazione nel gruppo degli agonisti. Quella che riportiamo di seguito è una lettera aperta rivolta al sindaco di Verbania Silvia Marchionini dai genitori di quegli agonisti che hanno seguito l’ex tecnico Paolo Sartori – oggetto anche di esposti e denunce (peraltro reciproche) da parte di Insubrika – dopo il suo esonero.

Siamo il gruppo genitori dei ragazzi Team Insubrika Asd che hanno seguito il Sig. Paolo Sartori, loro allenatore, dall’inizio della corrente stagione agonistica, e vorremmo sinteticamente ma in modo esaustivo raccontare “l’odissea” subita in questi ultimi mesi dai nostri figli e da noi genitori. All’inizio della stagione agonistica alla presentazione, dei programmi sportivi in cui erano presenti parecchi genitori, veniva presentato l’organigramma agonistico con allenatore Sartori Paolo e il direttore sportivo. A fine anno 2015 Sartori veniva esonerato dalla sua veste di allenatore (i motivi di tale decisione non si conoscono) e veniva nominato da Ssd Insubrika un nuovo allenatore. I nostri ragazzi in accordo con i genitori decidevano di non essere allenati dal nuovo allenatore ma di seguire Sartori, allenatore Team Insubrika, per cui sono

tesserati. Precisiamo che già da anni tutti i ragazzi erano allenati da Sartori con ottimi risultati sia in campo sportivo che educativo.

Qui comincia “l’odissea”, i gestori della piscina di Verbania, con l’intimidazione attraverso missive all’allenatore e a mezzo stampa, e con la richiesta d’intervento (immotivato) alle forze dell’ordine, impediva anche nell’orario da sempre dedicato alle attività agonistiche, lo svolgimento degli allenamenti, obbligandoci, di fatto, a recarci presso altre strutture (Omegna e Baveno) che ci concedevano spazi, pagando regolare biglietto di ingresso.

Problemi logistici di tempo, trasferimento, problemi di studio per i ragazzi, ma per i propri figli si fa di tutto e a gioco forza ci siamo adeguati. Non contenti i gestori della piscina di Verbania, recapitavano lettere raccomandate con inviti a ritornare alla struttura di Verbania e inoltre molti di noi ricevevano telefonate, con minacce di squalifica da parte degli organi federali se avessimo continuato a seguire Sartori con allenamenti fuori sede. Comportamento che è anti federale visto che i nostri figli sono tesserati per la società Team Insubrika e non SSD Insubrika. Tale situazione, che da anni è ormai consuetudine, fa si che gli atleti sono sotto tutela di una società che non ha nella dirigenza SSD Insubrika alcunché di obbligo. L’accordo tra SSD Insubrika e Team Insubrika dopo le conferenze stampa del Presidente, si concluderà con l’espulsione della SSD Insubrika dal Team Insubrika. (Quest’ultima appunto denominata Team è una associazione sportiva composta da molte realtà provinciali che con un unico tesseramento per gli atleti, ha di fatto messo in luce molti nuotatori delle province del nord Italia, evitando l’emigrazione verso le “grandi” società del nuoto italiano, a volte logisticamente difficili da frequentare. Tale realtà è fondata su un protocollo d’intesa tra le società aderenti a tale sodalizio). Abbiamo mandato il tutto alla Federazione a Roma, per gli opportuni chiarimenti e ci è stato risposto testualmente “non appare quindi comprensibile e priva allo stato di fondamento l’affermazione contenuta nella nota del 27/01/2016 della SSD Insubrika Nuoto nella parte in cui viene fatto riferimento alla violazione dell’ordinamento federale sportivo”. Purtroppo non saranno le uniche millanterie nei nostri confronti. Il “divide et impera” sarà poi il continuo obbiettivo dei gestori e dirigenti della SSD Insubrika nuoto srl, nei confronti delle realtà sportive agonistiche che dal 2000 a al 2015 hanno fatto lustro dei nostri giovani sul territorio del Vco. Sincro, pallanuoto e nuoto ora risultano divise e frantumate, non per le reali avversità che a volte incorrono nel mondo dello sport dilettantistico italiano, ma per informazioni fuorvianti, operazioni

poco congrue all’insegna del cambiamento, rinnovamenti improvvisati durante la stagione in corso. Il cambio di palinsesto tecnici a stagione inoltrata (ottobre 2015 e poi dicembre 2015), provocherà l’attuale situazione. Probabilmente creata ad hoc per destabilizzare un mondo che aveva una sua continuità. Se ci fossero stati dei dirigenti competenti, l’eventuale cambiamento poteva essere realizzato nei modi adeguati ad una società sportiva che con gli strumenti in possesso, senza gli strappi che sono oggi

evidenti, avrebbe realizzato un nuovo corso. Non è stato così. Oggi l’utenza, noi genitori, siamo confusi e “danneggiati” da atteggiamenti irresponsabili che hanno creato un danno a tutto il movimento sportivo natatorio verbanese. Anche noi pensiamo ai nostri figli, alla loro tranquillità nella vita sportiva, e in quello, che questo mondo legato allo sport, può offrire. Crediamo nei tecnici che hanno seguito in questi anni i nostri ragazzi. Ci siamo ritrovati in tanti.

Ora passiamo a descrivere alcune situazioni antisportive in cui ci siamo nostro malgrado imbattuti: parecchie volte i Nostri figli e noi genitori siamo stati derisi e umiliati sia sui media ma anche nel piazzale della piscina di Verbania.

Dopo la sentenza del TAR, in attesa della pubblicazione e dopo più di un mese di “pellegrinaggi” in varie strutture siamo ritornati alla piscina di Verbania negli orari del nuoto libero, pagando regolare biglietto e qui siamo stati accolti in modo poco consono, con atti scorretti di gestione quali: riduzione delle corsie, veniva chiamata la forza pubblica forse per impaurirci, venivano modificati gli orari di ingresso del nuoto libero, cosa fatta ad arte conoscendo gli orari scolastici dei ragazzi e in ultimo solo pochi giorni fa ad una ragazza minorenne è stato impedito di entrare in piscina (vi è una denuncia del genitore alle forze di Polizia che si può consultare).

Questi sono alcuni soprusi che abbiamo dovuto subire dai gestori della piscine comunali ma ci risulta che per altri frequentatori quali: pallanuoto, gruppo nuoto sincronizzato, gruppo master nuoto, i trattamenti non si discostano molto dai nostri.

Siamo stati sempre in silenzio, subendo, ma a questo punto vogliamo rendere pubblico il tutto e ci permettiamo di affermare visto quanto sopra esposto che abbiamo subito notevoli offese, disagi e “penalizzazioni sportive”, senza mai lamentarci, se non in questa sede, tutto questo solo e unicamente per aver scelto di continuare con il programma sportivo proposto a inizio stagione da SSD Insubrika stessa.

Per concludere le decisioni di gestione sportiva prese da SSD Insubrika, decisioni incomprensibili e poco corrette, hanno portato ad una frattura del settore agonistico ad un abbandono della piscina da parte di utenti legati agli sport acquatici questo a danno dei ragazzi, che di colpe non ne hanno.

Di chi è la colpa di tutto ciò? Ognuno tragga le proprie conclusioni, noi genitori lo abbiamo già capito da tempo e i ragazzi quando adulti sapranno chi ringraziare per questo anno sportivo buttato al vento.