VALLESE- 19-04-2016- Lo scorso week end una serie di incidenti di montagna ha funestato il vicino Canton Vallese. Nei pressi di Fiesch, valle di Conches, una valanga ha travolto un gruppo di sci alpinisti causando la morte di uno degli sciatori e ferendone altri due. La ridotta visibilità ha impedito l’intervento dell’elicottero pertanto i soccorsi sono arrivati solo dopo un’estenuante, lunga e faticosa marcia d’avvicinamento. Hanno costruito sul posto un igloo per ricoverare i due feriti mentre gli altri sci alpinisti sono stati accompagnati, dopo più di un’ora di salita, fino al rifugio dell'Oberaarjoch. Le operazioni d’intervento si sono concluse solo nella tarda mattinata di lunedì. A Zermatt due sci alpinisti francesi, facenti parte di un gruppo di sei, sono caduti in un crepaccio sul ghiacciaio del Theodulo. Estratti vivi ma uno dei due, trasportato d’urgenza al CHUV di Losanna, è morto in seguito alle gravi ferite riportate. Ancora a Zermatt l’altro incidente; sul ghiacciaio Grenz altri due sci alpinisti sono caduti in un crepaccio. Le squadre di soccorso sono riuscite a portarli in superficie e, trasportati all’ospedale di Visp, presentano ferite multiple ma non gravi. La nebbia ha poi costretto le squadre di soccorso a rifugiarsi nella Capanna Monte Rosa fino all’indomani. Ciò nonostante, secondo le autorità della Confederazione, quest’inverno le valanghe hanno causato la morte di tredici persone mentre la media annuale degli ultimi vent’anni si attestava a 19 vittime. Ma è stato un inverno anomalo. Un inverno partito tardi. Neve scarsa o assente per un lungo periodo e quindi minor numero di uscite in free ride e sci alpinismo. L’inverno 2014/15, a fine febbraio, segnava già 25 vittime da valanga. Fra le vittime di questa stagione dobbiamo purtroppo annoverare anche i due ragazzi di Montescheno, Davide Battro e Manuel Tarovo vittime, lo scorso gennaio, di una valanga a Rothwald.