VERBANIA – 07.05.2015 – Subito lo stato di agitazione e l’incontro col prefetto, poi eventualmente altre forme di protesta. Questo il mandato che l’assemblea dei lavoratori di ConSerVco, riunita stamattina in contemporanea all’auditorium di Sant’Anna a Verbania e nella sede operativa di Villadossola, ha dato a Rsu e rappresentanti sindacali.
Il malumore tra gli operatori della municipalizzata dei rifiuti è evidente. Da quando, un mese fa, l’assemblea dei sindaci del Coub ha votato per la riduzione del bilancio con il taglio concentrato anche sulla cancellazione del premio di produzione 2015 (già sospeso da due anni e previsto nel piano industriale votato a inizio 2014), i toni sono saliti.
La tensione dell’assemblea Coub di fine marzo con la “rumorosa” presenza di dipendenti e sindacati e la conferenza stampa la settimana dopo di Cgil, Cisl e Uil di replica ai sindaci erano state superate dall’incontro chiarificatore di Pallanza tra ConSer, sindaci, sindacati. Allora, a metà aprile, ci si era lasciati con l’impegno che si sarebbe ridiscusso di nuove economie e della possibilità di far tornare il premio di produzione. L’altro ieri è arrivata la fumata nera “non ci sono i soldi” che ha fatto riemergere la protesta.
Nell’assemblea i dipendenti si sono sfogati e hanno paventato forme più dure di protesta: dallo sciopero degli straordinari che metterebbe a rischio i servizi supplementari al diniego a operare nei palazzi aprendo i box dei cassonetti condominiali chiusi a chiave. Un compito – dicono – che abbiamo sempre svolto ma che non ci competerebbe.
Ogni decisione è rimandata di una settimana, a dopo la data dell’incontro di mediazione in prefettura sullo stato di agitazione.
Come se non bastasse, a render ancor più critici i rapporti, ci sono le polemiche a distanza degli ultimi giorni tra il sindaco Silvia Marchionini e l’amministratore unico di ConSr Biagio Bonfiglio. La prima aveva minacciato di sospendere i pagamenti a causa dei continui disservizi e dopo che il 1° maggio alcuni rifiuti avevano “abbellito” il centro di Intra in un giorno di festa e tra il viavai dei turisti. Il secondo aveva risposto che la colpa era di chi aveva esposto i sacchi nel giorno sbagliato perché, da contratto, il 1° maggio non era prevista la raccolta.
In questa vicenda si registra anche la presa di posizione dei consiglieri comunali verbanesi Stefania Minore e Michael Immovilli che in una nota congiunta esprimono solidarietà agli operatori della nettezza urbana.