VERBANIA – 02.05.2016 – Il Verbania calcio
è retrocesso. La pesante sconfitta rimediata in trasferta contro la Biogliese Valmos (4-0) alla penultima giornata sancisce l’addio alla Promozione della truppa di Alberto Castiglioni, che ormai era rimasta aggrappata solo all’aritmetica. È la terza retrocessione consecutiva del club che, raggiunta la serie D nel 2011/2012, ha iniziato una rapida parabola discendente legata soprattutto alla sua situazione economica e al fardello di debiti accumulato sotto la gestione Montani-Pangallo.
Tante, troppe le difficoltà incontrate cammin facendo quest’anno dalla squadra, che sul campo ha visto riservarsi appunto le difficoltà societarie. A maggio il club sembrava spacciato, anche perché su di esso pendeva una richiesta di fallimento. Respinta l’istanza dal tribunale di Verbania, mancavano materialmente i soldi per l’iscrizione e per la programmazione sportiva. Ecco così che a giugno s’è formalizzato l’ingresso del presidente Massimo Inserra, che ha anticipato la somma e sottoscritto un patto con i Montani per assumersi per la durata di un anno la gestione sportiva. Il rapporto tra le parti è naufragato in pochi mesi con tanto di cause civili in corso. La squadra, costruita insieme al mister Francesco Bigi (nella foto con Inserra) arruolando un gruppo interessante di giocatori provenienti da fuori, nelle prime giornate ha ottenuto buoni risultati. Quando però è stato chiaro che le risorse finanziare per portare a termine la stagione non ci sarebbero state, i giocatori – in arretrato sui rimborsi e senza garanzie – hanno disertato due partite di fila, determinando altrettante sconfitte a tavolino e punti di penalizzazione. La terza rinuncia sarebbe equivalsa al ritiro e alla cancellazione del club. A quel punto Inserra ha messo insieme un piccolo gruppo di dirigenti, tagliato drasticamente le spese, liberato il mister (sostituito con Walter Ghetti) e i giocatori più costosi, e ha tentato l’impossibile con una squadra giovanissima. Sotto Natale è arrivato, poi, l’esonero di Ghetti e la sostituzione con Alberto Castiglioni. Nel ritorno il Verbania ha ottenuto 2 vittorie con Cerano e Oleggio, troppo poco per la salvezza. A una gara dal termine il bottino è magrissimo: 5 vittorie, 3 pareggi e 21 sconfitte (di cui 2 a tavolino), 16 gol fatti e 67 subiti.
I biancocechiati scendono amaramente in Prima Categoria, nel punto più basso della storia del club e con un futuro che è sempre più incerto. A giugno la presidenza tornerà ai Montani, cui si pone un bivio: ripartire (e come), cedere o chiudere.