BAVENO – 02.05.2016 – Demagogia, razzismo,
accuse gravi, assurde e fuori luogo. Così Baveno risponde alla dura presa di posizione della Lega Nord, che all’indomani dell’arresto a Baveno di Wafa Koraichi, presunto membro di una cellula del terrorismo jihadista, aveva espresso pesanti critiche sulle politiche dell’immigrazione legate alla sicurezza, chiamando in causa anche il sindaco di Baveno Maria Rosa Gnocchi. “È del tutto evidente come la spasmodica necessità di visibilità e consenso ricercata dal signor De Magistris dopo un periodo di luci ed ombre lo portino a cogliere qualsiasi occasione utile (e fuori luogo) per gettare fango su persone e gruppi sociali senza ritegno alcuno – scrive Baveno Partecipa, lista di maggioranza in Comune –. La sua collega Minore non è da meno, ma della sua mancanza di tatto non ci si può stupire dopo il passaggio da eletta del Movimento 5 Stelle a capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Verbania. Ciò che però lascia rammarico e profonda delusione è il contenuto della presunta critica nei confronti del Sindaco e nei confronti di tutta la Città di Baveno”.
Baveno Futura, rimandando alla magistratura le valutazioni sui fatti e ritenendo travisate le dichiarazioni del sindaco (che aveva riferito di come la signora Koraichi avesse chiesto un sostegno ai servizi sociali), rivendica il ruolo dell’Amministrazione comunale che “non può e non deve invece esercitare discriminazioni razziali o di alcun altro genere, ma deve rispettare e applicare i criteri che la legge impone per tutti i cittadini e quanti nel rispetto della legalità richiedano servizi/sostegno da parte del Comune o altro ente”. “Rifiutiamo categoricamente l'idea che la paura ci possa portare a discriminare donne, uomini e bambini in virtù della propria religione o del proprio colore della pelle. Al contrario, è sempre più tempo di lavorare per educare alla pace e alla tolleranza, affinché il seme del fondamentalismo e dell'odio sociale non attecchisca e non trovi più risorse per fare proseliti”.