DOMODOSSOLA- 08-05-2015- Bernardino Gallo, presidente di Sos Ossola cerca un interessamento
del presidente dell'Unione Valli Ossola per riottenere il giudice di pace a Domo, questione che una finestra temporale emessa dal governo sembrerebbe concedere, purchè si abbiano i locali e del personale per poche mattine alla settimana, come già aveva spiegato uno dei decani degli avvocati ossolani Michele Viggiani: “Ottenuta la specificità del Vco, ma solo sulla carta e, almeno per adesso, senza soldi e nemmeno con garanzia per l'Ossola- spiega Gallo- l'area veramente montana nella realtà, smantellata la comunità montana unica per tutta l'Ossola, ancora con il commissario regionale, e sostituita dagli spezzatini delle Unione di comuni montani, si continua a discutere di montagna ammettendo, dopo salmi e incensi precedenti, il fallimento delle precedenti strategie; fallimento che, come ricorderete, avevamo messo a nudo da parecchio tempo, non partecipando a varie iniziative sterili. Anche il programma per attingere a fondi europei per le "aree interne" insieme alla specificità potrà essere molto importante ma solo se riempito di contenuti reali e principali e non marginali. Tutte queste iniziative servirebbero a poco se non si mantengono nel nostro territorio risorse relative allo sfruttamento delle ricchezze della nostra zona e non si mantengono e si recuperano vecchi servizi e se ne aprono di nuovi. Occorre una rivoluzione copernicana e è necessario che, non suoni blasfemo per nessuno, se Maometto non è venuto alla Montagna sia la Montagna ad andare da Maometto, che in "soldini" significa che il popolo si svegli e tiri per la giacca il proprio sindaco. Ci ripromettiamo di ritornare su questi temi a breve e nel frattempo sollecitiamo le istituzioni interessate a far ritornare a Domodossola e per l'Ossola l'ufficio del Giudice di Pace, servizio molto importante per i cittadini e gli operatori del nostro territorio. Il nostro precedente appello è caduto in un silenzio assordante, indice della non comprensione di quanto questo servizio sia importante per la gente dell'Ossola e un segnale di prestigio per pretendere il mantenimento di alti servizi e il recupero di altri scippati. Il primo interlocutore a cui rivolgiamo questo appello è, Bartolucci sindaco di Villadossola e presidente dell'Unione più grande, quindi massimo "erede" della comunità montana delle valli ossolane, che adottò una delibera molto impegnativa su questo tema. Il sindaco -presidente Bartolucci, invece di litigare con il collega Cattrini per mere questioni di potere all'interno del loro partito, si attivi per far riaprire il servizio e pretendere una risposta concreta da parte del commissario regionale della CC MM insieme a Cattrini. Lo faccia anche coinvolgendo gli altri presidenti. Questo sarebbe un atto concreto e non chiacchiere. Un atto che indicherebbe una svolta rispetto al passato anche recente di scippo all'Ossola di servizi importanti e potrebbe avviare un processo di inversione oltre che un recupero di credibilità da parte di molti sindaci che la stanno notevolmente perdendo nei confronti dei loro elettori”.