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VERBANIA – 09.05.2015 – La quiete

dopo la tempesta, almeno per ora. Gli avvisi di chiusura indagine che il sostituto procuratore Nicola Mezzina ha fatto recapitare ai nove indagati – per i quali si profila una richiesta di rinvio a giudizio – nell’inchiesta sulle firme irregolari alle elezioni comunali 2014 hanno lasciato il segno. Da lunedì, alla riapertura della segreteria del pubblico ministero, ci sarà la sfilata degli avvocati per prendere visione e chiedere le copie dei documenti agli atti dell’indagine condotta dalla sezione dei carabinieri della polizia giudiziaria.

Solo con tutte le carte in mano si conosceranno le strategie difensive dei singoli indagati, che finora hanno solamente ricevuto la formulazione delle imputazioni nei loro confronti. Gli indagati sono Luigi Songa, Marco Zacchera, Antonio Di Tullio e Antonio Tambolla, che avrebbero falsificato alcune firme, tutte autenticate da Songa. Diego Brignoli, Giuseppe Grieco, Silvia Magistrini, Marco Campanini e Giulio Lapidari sarebbero responsabili di autentiche non regolari, fatte cioè su firme genuine ma non nelle modalità di legge.

Intanto arrivano i primi commenti. Il primo, già ieri, è di Marco Parachini, candidato sindaco sostenuto dalle liste del Nuovo Centrodestra e di Comunità.vb, le uniche che sono uscite indenni dalla verifica effettuata su tutte le 14 liste presentate. Parachini, che parla di “un’autentica farsa elettorale”, si dice rattristato nel “leggere di come tanti fraterni amici siano coinvolti nella ‘firmopoli’ verbanese”, ma allo stesso tempo sente “il dovere civico di tutelare chi è stato vittima di quella che appare come un'autentica farsa elettorale”. “Indubbiamente -se mai le gravi accuse dovessero essere confermate in giudizio- il danno d'immagine per la mia Città sarebbe enorme”, scrive chiedendo “da subito, che il Comune di Verbania si costituisca parte civile”. Dal canto suo Parachini annuncia di star “già valutando con i miei legali l'ipotesi di analoga costituzione a nome mio e di tutti i cittadini che correttamente hanno voluto sostenermi alle scorse elezioni amministrative”.

Si sfoga su Facebook Songa. “La giornata di oggi, è destinata ad essere -nella mia piccola frazione di storia- la peggiore della mia vita. Coniugando problemi importanti siano essi personali siano politici e giudiziari. Di fatto mi aspetto un rinvio a giudizio da parte della Procura per la questione delle liste alle elezioni di Verbania lo scorso anno”. Poi una riflessione allusiva. “Ma sarà un puro caso che su dieci liste (in realtà 14, ndr), solo due NON siano coinvolte... E le due fossero coalizzate tra loro... Mah...sarà un caso certamente che le due liste siano quelle riconducibili ad ambienti vicini al NCD di Alfano e Lupi...”.