VERBANIA – 13.05.2016 – Annunci, risposte e polemiche.
Il Maggiore, già Cem, continua a essere al centro del dibattito pubblico cittadino, che ruota sostanzialmente attorno a una domanda: il Comune lo sta gestendo bene? È questo l’interrogativo di fondo, che nella conferenza stampa di oggi in cui è stata presentata la stagione estiva, il sindaco Silvia Marchionini ha affrontato direttamente. “Per questa prima stagione abbiamo scelto una gestione diretta, che comporta moltissima burocrazia – ha detto –. Si poteva fare certamente meglio, ma ci siamo impegnati al massimo delle nostre possibilità, ahimè tra le polemiche”. Nessun accenno al forfait di De Gregori, né alla questione della penale che dovrebbe pagare la società Show bees per la rottura contrattuale, ma la voglia di guardare avanti. “Noi abbiamo sempre pensato al meglio per la città e i cittadini. Posso anticipare che per il Maggiore lavorerà a titolo gratuito Simona Marchini, che abbiamo molte iniziative in cantiere. E non svelo, per scaramanzia e prudenza, il nome del politico che verrà all’inaugurazione per il quale ringrazio fin d’ora l’onorevole Enrico Borghi”.
Il futuro è una fondazione di gestione composta da enti pubblici. “Sono qui per portare una proposta concreta e l’impegno della Regione – ha detto l’assessore piemontese alla Cultura, Antonella Parigi, nella sua toccata e fuga sul Verbano di stamane –: insieme al vicepresidente Aldo Reschigna abbiamo deciso che entreremo nella Fondazione, che penso si possa fare in tre mesi”.
Marchionini, che ha accettato la scommessa della Fondazione in tre mesi, ha sottolineato l’ottimo rapporto con il teatro “Coccia” di Novara. “Il merito è del presidente della Fondazione Banca popolare di Novara, Franco Zanetta, a cui abbiamo chiesto un aiuto e che ci ha presentato la direttrice artistica Renata Rapetti”. “Io non volevo accettare – ha spiegato quest’ultima – perché il compito è immane e perché ho da fare al Coccia. Ma il sindaco e Zanetta hanno insistito convincendomi”.
Da qui nasce il gruppo che sta programmando la stagione estiva e quella invernale. “Tutti dicono che questo teatro è una Ferrari – ha spiegato la direttrice artistica –. Sono d’accordo, ma servono il motore e la benzina. Dobbiamo farlo conoscere, proporre eventi, capire quale pubblico possiamo avere. E quindi servono contributi”. La sfida è lanciata.