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VERBANIA – 10.05.2015 – La situazione è sfuggita di mano e nessuno, a oggi, può prevedere che cosa accadrà domani a Intra. Nel calendario rifiuti è previsto il ritiro dei sacchi dell’organico e dei contenitori del vetro. Almeno in teoria perché la protesta tra gli operatori per la mancata corresponsione del premio di produzione e per i difficili rapporti con i sindaci, segnatamente con quello di Verbania Silvia Marchionini, ha fatto esplodere la protesta, che s’è declinata in una decisione senza precedenti: non entrare a svuotare i cassonetti condominiali.

Diciamo subito che questa forma di protesta non è “ufficiale”, non è cioè concordata con Rsu e sindacati. Era una possibilità emersa nell’assemblea dei lavoratori di giovedì scorso che ha proclamato lo stato di agitazione ma era stata “congelata” in attesa dell’incontro con il prefetto che avrebbe aperto la vertenza.

Ieri però la quasi totalità degli operatori che lavorano su Verbania s’è presentata in ufficio e ha consegnato le chiavi dei cassonetti condominiali. Concretamente ciò significa che, se non cambieranno idea, ritireranno regolarmente i rifiuti a bordo strada, ma non entreranno nei condomini dove, a onor del vero, i cassonetti sono stati internalizzati con un’ordinanza dell’allora sindaco Aldo Reschigna anni fa.

Il mancato ritiro farebbe levare le proteste dei residenti e costringerebbe il Comune a prendere una posizione, che non si preannuncia certo “morbida”. Non è facile nemmeno ipotizzare quali siano le conseguenze perché gli operatori ecologici sono convinti che aprire i cancelli dei condomini è un atto di cortesia che hanno sempre svolto ma che non è affatto dovuto e, in questi tempi di rapporti tesi col Comune, per nulla scontato.

Ciò che accadrà domani e che rischia di avere ripercussioni soprattutto nel quartiere Sassonia, determinerà anche il destino di Sant’Anna, dove il porta a porta si fa martedì e dove il 95% dei contenitori stanno nei cassonetti condominiali.