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DOMODOSSOLA - 9-9-2023 -- Una situazione complicata quella degli orari prolungati negli istituti superiori di Domodossola, ma si lavora ad una soluzione. I ragazzi delle valli ossolane che frequentano il Liceo Spezia e l'Istituto di Istruzione Superiore Marconi-Galletti-Einaudi, con l'orario di uscita portato alle 14 sarebbero fortemente penalizzati, considerati i lunghi tempi di trasferimento casa-scuola e viceversa. A sollevare la questione è stata dapprima la sindaca di Formazza Bruna Papa, poi il sindaco di Baceno, Andrea Vicini, infine il primo cittadino di Vanzone con San Carlo, Claudio Sonzogni, che ha scritto una lettera al presidente della Provincia Alessandro Lana a nome di tutti i sindaci della Valle Anzasca. I ragazzi delle valli che escono alle 6 di casa per recarsi a scuola, con l'uscita portata alle 14 rientrerebbero (da orario Comazzi) alle 15.40 ai capolinea di Macugnaga e Formazza). Questo vorrebbe dire precludere loro altre attività, soprattutto nelle brevi giornate d'inverno. Entro fine mese in Provincia – che non è più competente in materia, ma che si è comunque attivata per favorire soluzioni- ci sarà un incontro tra le parti, presenti i Dirigenti scolastici Pierantonio Ragozza per il Liceo e Gaudenzio D'Andrea per l’IIS al fine di risolvere la questione. Ma andiamo con ordine. La nuova modulazione degli orari scolastici (all’interno di una fascia oraria tra le 8 e le 14) è stata attuata per una serie di ragioni, tenuto conto che le scuole hanno l’obbligo di garantire l’erogazione all’utenza dell’esatto monte ore previsto dalla normativa per la validità dell’anno scolastico, mentre i docenti devono svolgere tutte le ore contrattualmente previste, senza riduzioni.
In questi anni per ottemperare agli obblighi di legge le scuole avevano fatto ricorso a complessi sistemi di recupero dei minuti, sia per studenti che per docenti, con rientri pomeridiani, con solo qualche flessibilità nel periodo dell’emergenza pandemica.
Per altro nelle lezioni pomeridiane era particolarmente elevato il tasso di assenza degli studenti, vanificando le finalità di quell’impianto organizzativo, mentre la presenza a Domodossola comportava anche costi per i pasti esterni degli studenti, Tenuto conto che le scuole superiori non dispongono di mense.
Inoltre con l’attuazione del Pnrr, diverse attività sono previste in orari extracurricolari, dunque pomeridiani, senza contare quelle di recupero e potenziamento che necessariamente non possono svolgersi di mattina.
Per evitare i rientri pomeridiani l'uscita è fissata sempre intorno alle 14, con flessibilità di alcuni minuti, svolgendo ogni giorno sei ore di circa 60 minuti.
Ai primi di maggio, le due scuole superiori avevano somministrato agli studenti un questionario sui trasporti, specificando che era il presupposto per il prossimo cambiamento di orario delle lezioni a partire dal nuovo anno scolastico, mentre a giugno sui siti web presentando il calendario a.s. 2023/2024 era stato comunicato il cambiamento, per altro deliberato dagli organi collegiali.
Sempre a fine giugno, presso la Provincia aveva avuto luogo un incontro tra i dirigenti scolastici e le società che svolgono il traporto di gomma, per concordare i nuovi orari.
D'accordo con le società che gestiscono i trasporti su gomma e con la ferrovia Vigezzina, i Dirigenti scolastici hanno fatto in modo di modulare gli orari sulla base delle disponibilità del trasporto pubblico, che serve un'utenza di circa 2000 studenti e che ha orari necessariamente "adattati" alle esigenze di tutte le scuole ed in parallelo fra queste, non essendo possibile una duplicazione di corse ad orari diversi, dati anche i limiti alle risorse economiche disponibili, pertanto i margini erano dunque limitati. I dirigenti delle due scuole superiori stanno raccogliendo segnalazioni e criticità, al fine di sintetizzarle e di individuare le soluzioni più adatte, sempre nel rispetto della normativa a cui devono attenersi, da proporre alle società dei trasporti su gomma, in quanto la Ssif ha invece già adattato l’orario della corsa per gli studenti. Una delle possibili soluzioni al vaglio è quella di avvalersi di una vecchia circolare ministeriale che prevede la possibilità di effettuare minime riduzioni di alcuni minuti nelle ore terminali, poichè l’ipotesi di una uscita anticipata di una mezz’ora per ragazzi fruitori di alcune linee, che in questo modo non vedrebbero modificata la loro routine quotidiana comporterebbe invece e comunque la necessità di un recupero di quel monte ore "perso" che sarebbe poi da recuperare nel corso dell'anno scolastico, con modalità non facili. L’unica alternativa sarebbe quella – che si voleva scongiurare – di fare due o tre rientri pomeridiani a seconda dell’orario dei singoli corsi, ma la toppa sarebbe peggiore del buco.