VERBANIA – 17.05.2016 – Che sia la volta buona?
A un mese e mezzo di distanza dall’assemblea che finì senza quorum e tra le polemiche, i soci del Distretto turistico dei laghi ci riprovano. Domani al Tecnoparco si vota per il rinnovo del cda, per i cinque consiglieri chiamati a eleggere il loro presidente. Un’elezione non semplice per la particolarità delle “regole”. Per garantire l’equilibrio tra i soci con rilevante capitale – gli enti pubblici, grandi azionisti – e quelli “minori” – i privati, numerosissimi ma poco incisivi nelle quote societarie – lo statuto prevede che ciascun candidato debba raggiungere il doppio quorum, per teste e per capitale. A marzo fece l’accoppiata solo Oreste Pastore, consigliere uscente. Antonella Trapani, segretario provinciale Pd candidato dal socio Regione come presidente, ottenne il favore del pubblico ma non del privato. Viceversa il presidente uscente Antonio Longo Dorni fu premiato dai privati ma non dal pubblico.
La frattura era nata quando il sindaco di Omegna Maria Adelaide Mellano aveva proposto la sua lista di cinque: Trapani, Pastore, il sindaco di Ameno Roberto Neri, il vicesindaco di Baveno Fabio Paracchini, Roberto Patuelli, funzionario del comune di Verbania in comando all’Unione dei comuni del Vergante.
Senza l’accordo coi privati tutto era saltato. In questi 45 giorni la diplomazia s’è messa all’opera e pare sia stato trovato un accordo per una ripartizione 3-2. Il centrosinistra (sostanzialmente il Pd che comanda tutti i grandi centri e la Regione) candiderò nuovamente Trapani, Neri e Paracchini; mentre i soci privati sosterranno Longo Dorni e Renzo Norbiato, sindaco di Oleggio Castello, entrambi di area centrodestra.
L’esito, tuttavia, non è scontato. Il più eletto della prima assemblea, Pastore, è stato estromesso ma gode ancora di un certo apprezzamento. Verbania, inoltre, non è contenta di veder assegnato al bavenese Paracchini il ruolo di esponente territoriale del Verbano, preferendo Patuelli. Se queste fibrillazioni disperderanno voti si rischia di avere ancora una fumata nera.