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VERBANIA – 11.05.2015 – Nessuna marcia indietro: niente raccolta nei condomini. Come annunciato sabato, gli operatori di ConSerVco addetti al porta a porta oggi hanno iniziato il loro “sciopero bianco”. All’alba al cantiere di Verbania 5 operai su 7 hanno ribadito che, pur impegnandosi nello svuotamento dei cassonetti lasciati dai cittadini a bordo strada, non effettueranno più il servizio a domicilio, all’interno cioè delle aree condominiali dove i contenitori sono chiusi a chiave (sabato avevano riconsegnato al capocantiere tutti i mazzi in loro possesso) e che richiede un loro intervento diretto. Intervento che – sostengono – non è dovuto anche se negli ultimi venti anni è sempre stato garantito.

La promessa è stata dunque mantenuta, tanto che l’organico e il vetro a Intra, ma anche la carta a Sant’Anna, non sono stati raccolti. L’iniziativa, che era stata paventata già giovedì all’assemblea sindacale tenutasi al Centro d’incontro Sant’Anna e conclusasi con la proclamazione dello stato di agitazione, non è una misura concordata con sindacati e Rsu, ma è estemporanea. E, ancorché preannunciata, rischia di avere conseguenze. Nelle prossime ore si conosceranno le posizioni che assumeranno ConSerVco e Coub. Quest’ultimo, come braccio “politico” dell’assemblea dei sindaci, farà sicuramente presente all’azienda il disservizio patito dall’utenza.

Della partita fa parte, indirettamente ma fino a un certo punto in quanto socio di maggioranza relativa di ConSer e di cliente, anche il comune di Verbania e il suo sindaco Silvia Marchionini, che gli operatori in protesta ritengono la principale responsabile del disagio che subiscono con il taglio del premio di produzione (non a caso lo “sciopero bianco” riguarda solo la città di Verbania).