VERBANIA – 19.05.2016 – Il motivo scatenante
è stato un pozzetto a bordo strada, tra le proprietà dei Manni e della signora Paola Romano, a Meina. Le due famiglie sono vicine di casa con problemi di convivenza e discussioni pregresse, tensioni che l’anno scorso sono esplose sino a sfociare in una denuncia e in un processo. Oggi in tribunale a Verbania la signora Romano è comparsa per rispondere dell’accusa di minacce aggravate. Graziano Manni, che non abita a Meina ma che quel giorno era dall’anziana mamma, in abiti da lavoro era intento, con un decespugliatore, a far pulizia all’esterno della casa. A un tratto – così ha raccontato al giudice Luigi Montefusco – la vicina è comparsa, gli ha inveito contro e ha tentato di dargli fuoco facendo il gesto di gettargli addosso la miscela del decespugliatore contenuta in un bidoncino di plastica e utilizzando un accendino usa e getta. Manni, spaventato, ha chiamato i carabinieri e l’ha denunciata. La versione della difesa è diversa. Nella prossima udienza verrà ascoltata, se reperibile perché è all’estero, la badante romena dell’anziana mamma, unica testimone oculare dei fatti a eccezione di imputata e parte civile.