VERBANIA – 09.06.2016 – Ha lottato come
aveva tante volte incitato a fare sul ring, ma non ce l’ha fatta. Dopo due giorni e mezzo trascorsi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Maggiore” di Novara, Matteo Del Grosso è deceduto. Settantaquattro anni, è stata una delle anime e delle colonne portanti della Boxe Verbania, di cui è stato trai fondatori e che ha diretto come maestro seguendo intere generazioni di pugili.
Originario della Puglia, da giovane aveva lavorato nella Svizzera tedesca, "tirando" a livelli amatoriali. Trasferitosi a Verbania, dove per anni ha gestito un negozio di frutta e verdura in via Tacchini a Pallanza, all’inizio degli anni ’70 fu tra i fondatori di quella che oggi è la Boxe Verbania. Insieme a Angelo Idi e sotto la presidenza di Dante Martinelli diede vita alla “Pugilistica Verbania”. Antonio La Rotonda, Gioacchino Iori e Giovanni Rodà i primi atleti. Poi Giorgio Ferin, che negli anni ’80 sfiorò il titolo italiano. Quindi Andrea Zucco, plasmato da Del Grosso per una carriera nei dilettanti fatta di oltre 100 incontri con convocazioni in azzurro, trofei e titoli. Dopo Zucco la boxe verbanese raggiunse l’apice con Michele La Fratta, che da professionista vinse il titolo italiano in una memorabile sera del 1992 al palasport di Verbania, tra il tripudio del pubblico e di una città stretta attorno al suo campione. A metà degli anni ’90 impegni familiari tennero per un po’ Del Grosso lontano dalla boxe, ma al suo ritorno, in tempi recenti, sbocciarono Anita Grignaschi e Ivan Zucco (figlio di Andrea), ultimi prodotti di una società che ancora oggi porta avanti la tradizione iniziata oltre quarant’anni fa.
Uomo di poche parole ma di grande carica umana, seguiva i suoi atleti con la passione di un padre ma con la giusta severità di un allenatore. Lunedì notte Del Grosso ha avuto un incidente domestico. Ha avvertito un malore e è caduto a terra battendo il capo e riportando gravi traumi. Trasportato in ospedale a Novara ha subito un intervento ma non è sopravvissuto alle ferite.
La salma non è ancora a disposizione dei familiari e non è nota la data dei funerali. Matteo Del Grosso lascia la compagnia Giuseppina e i tre figli Dario, Sabrina e Gianni.
La notizia della sua scomparsa ha destato profondo cordoglio nell’ambiente pugilistico verbanese e non solo. “Ricevo telefonate e messaggi da tutta Italia e anche dall’Europa – dice Andrea Zucco –, perché Matteo era una persona straordinaria. L’ho conosciuto che avevo nove anni e ho vissuto accanto a lui per quaranta. La sua scomparsa è una perdita gravissima per tutti noi”.