DOMODOSSOLA – 10-06-2016 – All’origine ci sono i pessimi rapporti di vicinato, ma la causa scatenante è l’urina abbandonata sul pianerottolo. Il tribunale di Verbania sta processando per lesioni aggravate e minacce G. S., inquilino di uno dei sei appartamenti di un palazzina d alloggi popolari di Domo. Il 10 dicembre del 2014 i vicini, madre e figlia, del piano di sotto s’accorsero che all’uscio di casa, come già accaduto in passato, c’era una pozza d’urina. Fu la figlia a scoprirlo e a salire le scale per chiederne conto al vicino, il quale ebbe una violenta reazione, sia al piano di sopra, sia a quello si sotto. In quest’ultimo colpì la signora, che si fece visitare al Dea riportando la frattura del polso e un occhio tumefatto per una prognosi di 50 giorni, sufficiente per far scattare l’aggravante delle lesioni, denunciate dalla donna all’arrivo della polizia, chiamata dalla figlia. L'imputato, che è difeso dall’avvocato Elena Parsi e che ha sporto a sua volta denuncia contro la signora per ingiuria, diffamazione e minacce, s’è reso disponibile a testimoniare. Nell’udienza odierna hanno parlato la parte offesa – costituita parte civile con l’avvocato Marisa Zariani –, la figlia e alcuni vicini di casa, nessuno dei quali ha assistito direttamente all’episodio. Il processo è stato aggiornato al 1° luglio.