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VERBANIA – 12.06.2016 – “Viva Verbania e viva i verbanesi”.
Poche parole, una cerimonia sobria per non dire scarna ha aperto ufficialmente ieri sera la vita del teatro Maggiore di Verbania. Il ringraziamento alla città e ai suoi abitanti l’ha rivolto il sindaco Silvia Marchionini, che nell’aprire questa “serata storica, meravigliosa”, non ha messo del tutto da parte una vena polemica: “ci avevano detto che non dovevamo aprire, ma l’abbiamo fatto e è meglio così”. Nei panni di un’improvvisata presentatrice, la direttrice artistica Renata Rapetti ha invitato sul palco le autorità presenti: il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, il sottosegretario alla Cultura Antimo Cesaro, il ministro degli Affari Regionali Enrico Costa, il commissario della Fondazione Cariplo Francesca Zanetta e il presidente della Fondazione Bpn Franco Zanetta, una gran parte dei quali ha lasciato l’arena prima della conclusione dello show. Con loro, nelle prime file, gli altri ospiti: l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi, l’onorevole Enrico Borghi, il prefetto, il questore e le altre autorità militari. Non c’erano i progettisti: l’architetto madrileno Salvador Perez Arroyo o il suo braccio destro Federico Bargone.
I discorsi ufficiali hanno preso poco tempo, giusto lo spazio di una battuta per ciascuno, e sono stati seguiti dai messaggi letti da due bambini di 8 e 7 anni: la figlia di un operaio che ha lavorato alla costruzione e un bambino che è nato appena dopo la stesura del progetto.
Uniche concessione alla sobrietà, la distesa di migliaia di lumini galleggianti liberati dalla spiaggia e che hanno creato una distesa colorata e luccicante da cartolina, e il lancio di coriandoli di carta bianca dal tetto del Maggiore con effetto neve alla fine dello spettacolo.