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PRATO SESIA - 16-3-2024 — Siamo andati a visitare un centro Anffas di Prato Sesia, è una ampia e accogliente struttura immersa nel verde che ospita una ventina di ragazzi. La struttura ha due funzioni: ospita solo di giorno alcuni dei ragazzi per le attività mentre altri abitano praticamente lì, ospiti sia di giorno che di notte. I ragazzi al nostro arrivo erano seguiti da alcuni educatori, da un medico e alcune infermiere. Abbiamo intervistato il presidente di Anffas Valsesia Giuseppe Ronco, 82 anni ex direttore di banca ora in pensione.

Spiega il presidente: “Anffas è un’associazione di famiglie con persone affette da disabilità intellettiva e/o relazionali.
Dal 2010 abbiamo iniziato l’attività con l’aiuto di alcune cooperative, siamo subentrati effettivamente dopo due anni nel 2012. Avevamo 12 posti e nel residenziale e 20 nel diurno, il residenziale è pieno attualmente con 14 posti non abbiamo possibilità di ricevere altre persone nonostante molte famiglie ci facciano richiesta. Avremmo la possibilità di aumentare i posti fino a 20 nel residenziale, abbiamo già la struttura di base per farlo.
Nel 2021 abbiamo terminato la ristrutturazione, c’ è anche ristorante dove i ragazzi lavorano come camerieri agli eventi che organizziamo, abbiamo una cucina. Abbiamo curato la parte energetica siamo una categoria A5 abbiamo diversi pannelli di fotovoltaico e una centrale termica a cippato che ci consente un notevole risparmio. In tutto abbiamo una ventina di dipendenti alcuni dei quali sono part-time.
Ero dirigente di banca e una volta in pensione ho preso ad occuparmi di Anffas Valsesia, c’è il consiglio direttivo composto da 6 persone, e ci ritroviamo ogni mese o ogni due mesi.
Nel diurno abbiamo capienza e riguarda disabili che abitano nella zona
.”

Quali attività proponete per i ragazzi?
Cucina didattica in cui i ragazzi aiutano in cucina e servono agli eventi, a ciò partecipano anche gli studenti dell’istituto Alberghiero di Gattinara. Abbiamo gli orti dove si producono verdure per la mensa.
La fattoria la stiamo ultimando, per adesso abbiamo solo le galline abbiamo in progetto di ampliarla con altri animali e il contatto con gli animali non è da sottovalutare può essere un fattore terapeutico significativo.

La palestra dove praticare fisioterapia. Facciamo ippoterapia in un centro dove hanno i cavalli adatti.
Facciamo due o tre gite al mese dove i ragazzi possono socializzare. Per le vacanze estive, andiamo al mare sulla costiera adriatica ad Alba adriatica un albergo specializzato sulla spiaggia vicino Rimini e anche in montagna negli ultimi tempi al Santuario di Re.
Li portiamo al nuoto in una piscina ad hoc a Biella; altre attività ricreative come la mountain bike, il karaoke.
Il lavoro che gli educatori fanno è quello di cercare di migliorare la condizione dei ragazzi che ospitiamo. Il disabile è al centro della nostra attenzione, siamo gente che lo fa il volontariato con passione a volte abbiamo anche dei motivi personali per farlo.
Facciamo un sacco di attività non si tratta di un luogo solo di residenza, ma riusciamo a realizzare con allegria per gli ospiti davvero molteplici attività, per me è una felicità venire qui, quando vengo qui i ragazzi mi abbracciano, sono quasi 20 anni che vengo qui e ogni volta è una felicità.”

 Ricevete un supporto adeguato dalle istituzioni?
La proprietà è della Regione Piemonte, paghiamo l’utilizzo al Comune di Prato Sesia. La nostra è una struttura molto radicata nel territorio. Abbiamo da qualche mese preso il pulmino elettrico per i trasporti. Abbiamo tre pulmini sia per le gite che per andare a prendere i ragazzi del diurno. Tutti questi automezzi non li abbiamo pagati, ma siamo riusciti a farceli finanziare da imprenditori o in parte da fondi regionali destinati al settore no profit.
Siamo convenzionati Asl che paga il 70% delle rette e il resto va a carico delle famiglie. Un problema che abbiamo è la mancanza di posti letto per il residenziale, ci vengono fatte delle richieste da famiglie in difficoltà che non riusciamo a soddisfare.

Una famiglia che volesse usufruire del vostro supporto come deve fare?
Deve rivolgersi all’assistente sociale del Comune dove risiede o dei consorzi, il quale attiva la pratica presso l’Asl e tramite una commissione apposita poi scegliere se andare nel residenziale o nel diurno a seconda delle esigenze.
Abbiamo un’altra struttura a Serravalle Sesia, a 3 km da qui che è un gruppo appartamento con sei posti che non riusciamo ad aprire a causa di alcune formalità: le attività i ragazzi di quel complesso andrebbero fatte qui, l’Asl ha deciso che dovrebbero farle lì e non abbiamo la capacità economica per farle, così la struttura che per ora è in disuso. Adesso non possiamo più accettare ospiti perché siamo pieni, dovremmo aumentare i posti qui a Prato da 14 a 20.
Dovremo cercare di aggiungere dei posti perché ci vengono tante richieste che attualmente abbiamo difficoltà ad accogliere.

Federico Zancaner

la fattoria