DOMODOSSOLA- 13-06-2016- C'è anche il Sacro Monte Calvario tra i luoghi
del silenzio in cui l'associazione Culturale Accademia e lo Studio Filosofico Domenicano di Bologna (affiliato alla facoltà di Filosofia della Pontificia Università "San Tommaso d'Aquino" di Roma) organizzano i propri corsi: “E' già la terza volta che il Calvario viene scelto – spiega il rettore del Sacro Monte Calvario Pier Luigi Giroli – ma l'edizione 2016 riveste una particolare importanza in quanto si tratta della celebrazione dei vent'anni dell'iniziativa “La filosofia dei luoghi del silenzio”. Da tutta Italia arriveranno al Sacro Monte domese, ogni anno vengono scelte comunità monastiche e religiose per soggiorni settimanali, durante i quali sarà anche possibile seguire percorsi tematici su argomenti inerenti la filosofia, la scienza, la teologia o l'arte oltre al Calvario fanno parte del programma anche comunità religiose di Pesaro e Urbino, Perugia, Venezia, Ascoli Piceno, Bolzano. I soggiorni settimanali consentono a chi sceglie questo tipo di vacanza di condividere con le comunità i momenti di meditazione, di preghiera e di silenzio. L'iniziativa che si terrà dal 18 al 24 agosto rappresenta un piccolo anello del turismo religioso che varrebbe la pena sviluppare in città. I partecipanti avranno l'opportunità di visitare il sacro Monte e di stare a contatto con la natura nonché la possibilità di affrontare, con l'aiuto di docenti disponibili a discutere temi di attualità nei campi della filosofia, della scienza, della teologia e dell'arte. Il tema del corso al Calvario sarà musica, visione e poesia. A Domodossola terranno i corsi il pianista Massimo Giuseppe Bianchi e i fotografi di musica e spettacolo Silvia Lelli e Roberto Masotti. Tanti sono comunque gli appuntamenti per l'estate in programma al Sacro Monte Calvario alcuni legati all'ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, altri alla famiglia rosminiana e alcuni alla parrocchia di Calice di cui il Calvario è parte. Si va dalle settimane di ritiro spirituale per ascritti e laici ad esercizi per religiosi e per famiglie al ritiro per ascritti inglesi. A queste si aggiungono le feste patronali e i corsi per il noviziato tenuti da Monsignor Renato Corti. Un musicista e due fotografi esploreranno il rapporto tra musica, visione, poesia, fotografia e natura, alla serena ricerca di contenuto e di senso. A partire dalla musica, quella di Schubert (ma anche quella di Brahms, di Wolf e dei contemporanei), i suoi lieder (uno di essi è citato nel titolo) come partenza e ispirazione, con le suggestioni e i testi poetici in essi contenuti. La fotografia poi, nell’incontro con un’arte impalpabile e apparentemente imprendibile. Non c’è soluzione razionale, scientifica al problema di fotografare la musica. Ci si deve avvicinare, ragionarci intorno consapevolmente finché a un certo punto, la magia si compie. La salvezza sta nella capacità di ascoltare che acutizza quella di vedere, e formare un’immagine chiara nella nostra mente. Se sul palco sono il gesto e l’espressività a farla da padrone, nella natura il paesaggio tende a richiamare la musica tramite il puro suono, creando una poesia spesso tanto semplice da non essere subito riconoscibile. Un parallelo con l’improvvisazione viene pure spontaneo, e con esperimenti di incrocio tra linguaggi si può andare molto lontano. Verranno proposti incontri, concerti, passeggiate e visione di filmati per avvicinarci a questi mondi affini.