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VERBANIA – 13.06.2016 – Intralcio alla giustizia

con la minacca. È questa l’accusa che la Procura di Verbania contesta a Rosario Girgenti, 24enne verbanese protagonista nei mesi scorsi di una vicenda giudiziaria connessa al traffico di stupefacenti. Girgenti fu coinvolto in una vasta operazione antidroga condotta dalla squadra Mobile della questura tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 che permise di scoprire una rete di spaccio di hashish e marijuana tra la piazza di Torino e il Vco. Girgenti, considerato uno degli ultimi anelli della catena, colui che smerciava piccole quantità, è stato l’unico ad andare oltre l’udienza filtro del gup e ad andare al dibattimento per poi ripiegare sul rito abbreviato. Lo scorso febbraio è stato condannato, per la modica quantità di stupefacente, a 3 mesi e 600 euro di multa, pena per la quale ha proposto appello. Durante le udienze del processo è emerso però che una delle persone coinvolte nel giro di droga  lo aveva denunciato per le pressioni subite. Girgenti aveva avuto contatti via sms e su Facebook con uno dei testimoni del processo, dandogli dell’infame e insultandolo. Per la Procura questo è intralcio alla giustizia. L’imputato, difeso dall’avvocato Gaetano Longo Dorni, ribatte dicendo d’essersela presa per le falsità sul suo conto, conosciute con la lettura degli atti giudiziari. Il processo è stato aggiornato al 1° luglio.