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DOMODOSSOLA - 22 - 3 - 2023 -- «E' il telescopio spaziale più grande che sia mai stato costruito: ed è anche il più bello!» Così l'astronomo Fabrizio Vitali ha introdotto le due conferenze tenute nell'Aula Magna dell'Istituto Marconi Galletti Einaudi, in via Ceretti a Domodossola. La prima, ieri sera, aperta al pubblico; la seconda, questa mattina, riservata agli studenti medi superiori. Vitali lavora per l'Istituto Nazionale di Astrofisica, all'Osservatorio Astronomico di Roma. Le due conferenze si inquadrano nel ciclo "Tra scuola e scienza. Incontriamo il futuro!", organizzato dalle scuole medie superiori dell'Ossola, da Associazione e Fondazione Ruminelli, dal Lions Club e dal Comune di Domodossola. Il telescopio di cui ha parlato è il James Webb Space Telescope, lanciato in orbita nel 2021, dopo 27 anni di lavoro cui hanno partecipato circa 20 mila persone. Con linguaggio semplice e immediato, supportato da spettacolari immagini, Vitali ha illustrato le caratteristiche di questa macchina ma anche i fenomeni astronomici che ci permette di vedere con una limpidezza prima sconosciuta. Ha raccontato la tensione delle ultime fasi prima della partenza e subito dopo il lancio: «C'è chi non ha dormito per due settimane - ha detto - Lanciato a Natale del 2021, James Webb ha impiegato circa un mese per arrivare al punto prestabilito e due settimane per aprire tutte le sue componenti». Sì, perché il telescopio orbitante è talmente grande che, per farlo entrare nel razzo vettore, lo si è dovuto ripiegare tutto, in perfetto stile origami. «Bastava un nonnulla per mandare all'aria tutto questo lavoro, miliardi di dollari di costo.» Al termine della prima conferenza abbiamo realizzato una videointervista a Fabrizio Vitali.

Mauro Zuccari