
BORGOMEZZAVALLE- BEURA- 15-06-2016- Il neo sindaco di Borgomezzavalle Alberto Preioni ed il sindaco di Beura Cardezza Davide Carigi hanno scritto al Prefetto per spiegare che nei loro comuni non ci sono posti per accogliere immigrati: “Si comunica con la presente- scrive Preioni- che nel territorio del Comune intestato non si trovano immobili per le finalità richieste, dotate dei requisiti di sicurezza strutturale, di conformità impiantistica ed igienico-sanitari. Per completezza di informazioni, si ritiene opportuno far presente che l’intera Valle Antrona si palesa con caratteristiche geo-morfologiche tali da non consentire l’attività di accoglienza, unitamente alle difficoltà di assicurare la viabilità, lo sgombero neve, la fruizione di servizi essenziali (per carenza di mezzi di trasporto pubblici e privati, infrastrutture, strutture ricettive).
Si coglie l’occasione per esprimere l’indisponibilità di farsi carico di un problema di tali proporzioni, gestito con leggerezza dal Governo, con l’assoluta latitanza dell’Unione Europea e con il risultato di trasformarsi in business per le “solite” cooperative.
Inoltre si ritiene opportuno rimarcare quanto segue, fonte dati ufficiali Frontex 2014: solo il 10% ha realmente diritto all’asilo politico, la restante percentuale è da considerarsi di clandestini.
Questo Comune in un momento così delicato di crisi socio-economica, affronterà prioritariamente le problematiche dei propri cittadini. Pur nel rispetto del suo ruolo di rappresentante del Governo, desideravo comunque esprimere la mia posizione in merito”.
“Caro Sig. Prefetto- scrive il sindaco Carigi- come tutti i Sindaci della provincia, ho ricevuto la Sua richiesta in merito ad eventuali immobili da utilizzare per l’accoglienza di chi, come si evince dalla lettera inviata dalla Prefettura, è bisognoso di “protezione internazionale”. Mi permetta di dire che tale flusso migratorio, senza precedenti nella storia, è costituito da masse di clandestini, non bisognosi di protezione, vista la provenienza, secondo il mio modesto parere. Mi rendo conto della Sua delicata posizione quale rappresentante del governo, ma proprio per questo vorrei poter fare delle considerazioni rivolte a un’Autorità come Lei, non scordando però che, noi Sindaci, dobbiamo rendere conto alle nostre comunità delle nostre azioni, sebbene passi sempre il messaggio che bisogna chinare il capo di fronte al volere dei “piani alti”. Quando sento parlare di ripopolare le vallate alpine con le popolazioni africane, sento un brivido lungo la schiena, che non è dettato sicuramente da un sentimento di razzismo, ma da un sentimento di paura! La paura di vedere, nel medio lungo termine, uno scontro di civiltà che di questo passo ci vedrebbe perdenti, poiché ventre molle dell’intero continente e non solo. Personalmente, credo che non sia la questione economica, in primo luogo a doverci far riflettere sulla questione immigrazione, ma questioni più profonde che hanno a che fare con la nostra storia, la nostra cultura , la nostra società, le nostre radici…come ho detto già altre volte, io, come milioni di italiani, non voglio condurre un’esistenza con “stili di vita” diversi da quelli che i nostri avi e soprattutto nonni ci hanno “donato”, perché di dono si tratta, visto il sacrificio, a volte anche estremo, per arrivare ad una società come quella di oggi. L’acqua non può essere mischiata all’olio e ne è dimostrazione l’integrazione proposta oggi; con questo non voglio dire che esistano popoli o persone migliori o peggiori, ma esistono popoli o persone diverse ed è per questo che gli africani non vanno rinchiusi in strutture o fatti gironzolare come accade oggi, ma vanno aiutati in Africa, altrimenti la tensione sociale farà sì che prima o poi accada qualcosa che deve essere scongiurato a tutti i costi. Con questo Le voglio comunicare che nel Comune di Beura Cardezza non sono disponibili strutture per accogliere ragazzi ventenni non certo deperiti e sofferenti, ma non solo, con tutto rispetto per la Sua autorità, Le voglio comunicare che qualora ci fossero anche state, non saremmo stati disponibili a metterle a disposizione, proprio per le ragioni indicate in precedenza. A dimostrazione che la collettività di Beura Cardezza non ha un Sindaco razzista, Le chiedo, vista la Sua Autorità sig. Prefetto, di poter intercedere presso il Governo e le Autorità preposte, per svincolare delle somme accantonate dalla nostra Amministrazione per finanziare un’importante progetto in Africa a favore delle popolazioni africane in materia di scuola, salute e lavoro e vedrà che noi saremo disponibili ad aiutare veramente chi ha bisogno. Non si aiuta chi ha bisogno con cortei , fiaccolate, feste o sceneggiate di ogni genere , magari con la bandiera arcobaleno, ma si devono fare atti concreti, come quello che Le ho proposto”.
