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condominio migranti stazione

DOMODOSSOLA- 16-06-2016- Il presidente Mario Allegri ed il diretto Mauro Ferrari del Ciss in un comunicato stampa intervengono sulle recenti notizie riguardanti la presenza ed il potenziale nuovo arrivo di migranti in piazza stazione a Domodossola, in un condominio di proprietà di un privato: “Si apprende con sorpresa e rammarico quanto è stato dichiarato e pubblicato nelle recenti ore in merito alla presenza di persone richiedenti protezione internazionale in Domodossola- così in un comunicato stampa- le persone ospitate presso le strutture e gli appartamenti gestiti dal Ciss Ossola sono state inviate dal Ministero dell’Interno attraverso gli Uffici della Prefettura del Vco e sono in possesso di regolare permesso di soggiorno. Sono persone che provengono da situazione di gravi conflitti e deprivazioni, che hanno sempre mantenuto comportamenti rispettosi e non hanno mai trasgredito alle regole del vivere civile e non hanno mai commesso reati di alcun tipo. La loro permanenza in appartamenti di privati dati in locazione al Ciss Ossola è tappa del percorso di autonomizzazione prevista dai progetti individualizzati richiesti nella gestione delle persone richiedenti protezione internazionale e definiti dal Ministero stesso.
Nella Provincia del Vco sono ospitati 464 richiedenti protezione internazionale, in Ossola 114, i restanti 350 sono collocati nel Cusio e nel Verbano, e sono gestiti da cooperative private, i dati sono pubblicati sul sito della Prefettura. Si sottolinea, inoltre, come l’Ente Pubblico che gestisce le accoglienze riceva una quota giornaliera per ogni ospite, che copre completamente i costi di gestione e nulla viene imputato sul bilancio corrente relativo alle spese per le attività dell’Ente.
Rattrista apprendere come, per fini di cui non si comprendono le giustificazioni, vengano strumentalizzate le situazioni dei più fragili, depositari di diritti, che la società civile dovrebbe, oramai, aver imparato quantomeno ad accogliere. E’ appena il caso di rammentare che la violazione del diritto alla privacy ed all’immagine è perseguibile penalmente a querela di parte: la povera gente in molti casi subisce la violazione dei propri diritti senza avere il coraggio di reagire contro coloro che abusano della loro posizione dominante”.