VERBANIA - 15-04-2024 -- Per un mese, senza il consenso della madre, le portò via il figlio di cinque mesi e lo trattenne con sé in albergo. È stato condannato a 8 mesi l’ossolano accusato dalla ex compagna di sottrazione di minore. Dalla relazione dei due era nato, a fine 2020, un bambino che entrambi accudivano nella casa che condividevano. Il rapporto, tuttavia, era logoro e, quando decisero di separarsi, s’accordarono per una gestione condivisa che coinvolgesse anche la mamma di lei. Era alla nonna che, in un giorno lavorativo di inizio 2021, la madre aveva affidato il piccolo di cinque mesi. I genitori s’erano accordati telefonicamente affinché il papà lo prendesse dopo pranzo, per riportarlo la sera. Non lo fece e, anzi, lo portò con sé in un albergo in Ossola, chiamando dalla Calabria la zia per aiutarlo nella gestione dell’infante, rifiutandosi di ridarlo alla mamma. Il motivo? Secondo lui era per proteggerlo, perché la donna eccedeva nell’alcol. Dopo un mese di tira e molla, anche con l’intervento degli assistenti sociali e su disposizione del Tribunale, il bambino venne riaffidato alla madre. Per quelle settimane in cui non glielo fece vedere, l’uomo è stato processato dal Tribunale di Verbania per sottrazione di minore. E condannato. Il giudice ha accolto la richiesta di pena di 8 mesi avanzata dal pm, disponendo il risarcimento di 6.500 euro, oltre alle spese legali.