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boeri fondotoce
VERBANIA – 16.06.2016 – Dall’impatto dei migranti

sul welfare alla necessità di un coordinamento previdenziale europeo, dal mantenimento della sede di Gravellona Toce al taglio dei vitalizi dei politici. È stato a tutto campo l’intervento che il presidente dell’Inps Tito Boeri ha tenuto stamane alla Casa della Resistenza di Fondotoce durante il convegno “Inps, presente e futuro” organizzato dalla Cisl e dalla locale direzione dell’istituto.

Sugli effetti tra costi e ricavi derivanti dai versamenti dei cittadini stranieri immigrati, il presidente dell’Inps ha snocciolato un dato su tutti, la differenza tra quanto versato – 8 miliardi di euro l’anno – nelle casse dell’ente e quanto incassato – 3 miliardi – sotto forma di prestazioni sociali o pensioni per un saldo positivo di 5 miliardi. Guardare oltre i confini nazionali è un obiettivo a medio-lungo termine. "L'Inps si sente in Europa e per questo ha chiesto ai suoi omologhi dell’Unione di rafforzare il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale e di condividere le informazioni sui lavoratori che si spostano da un paese all’altro, istituendo un unico numero di sicurezza sociale”, ha dichiarato.

Non poteva mancare un accenno a un tema economicamente non decisivo nella tenuta dell’Inps ma di forte impatto mediatico: i vitalizi dei politici: "con il calcolo contributivo di deputati e senatori risparmieremmo ogni anno 200 milioni di euro che potremmo utilizzare per cose socialmente importanti". "Abbiamo invitato i parlamentari a presentare la documentazione per far loro i calcoli e, se qualcuno ci avesse dimostrato di avere ragione, avrebbe potuto dirlo in giro: da quando ho fatto questo invito, nessuno si è mai presentato".

In apertura di convegno l’onorevole Enrico Borghi aveva chiesto maggior attenzione per le articolazioni locali dell’Inps, esprimendo perplessità sul fatto che le pratiche dei frontalieri fossero trattate a Asti. Sulla presenza futura dell’Inps in provincia Boeri ha poi dato garanzie.