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CRODO- 17-06-2016- L’'Istituto “Fobelli” di Crodo ha inaugurato giovedì l'’ultima delle sue produzioni agroalimentari, un vino nato dalle coltivazioni a scopo didattico che circondano la sua sede, in via Roma. I primi assaggi del Kerner “Rive di pietra” 2015, che si aggiunge al “Terrazzi antichi” già in produzione, accompagnati da un ricco buffet preparato dal personale scolastico, sono serviti anche a festeggiare il nuovo pulmino dell’Istituto, un Opel Vivaro acquistato grazie ai contributi di Fondazione Comunitaria del Vco e dell'’Unione Comuni Alta Ossola. L'’automezzo è arrivato a Crodo pochi giorni prima della fine dell’'anno scolastico: in base ad un accordo con il “Fobelli”, potrà essere utilizzato sia dall'’Unione che dai singoli Comuni, quando non sarà impegnato per le esigenze di trasporto degli studenti. A presentare i due vini hanno provveduto Gian Mauro Mottini, agronomo ed ex docente del “Fobelli”, che ha fortemente voluto l’avvio di questo progetto didattico e il professor Giovanni De Medici, insegnante di Scienze Integrate all’istituto crodese. Alla cerimonia hanno presenziato, oltre al dirigente scolastico, Gaudenzio d’Andrea, Maurizio De Paoli, Presidente della Fondazione comunitaria, Francesca Zanetta, Commissaria della Fondazione Cariplo, il Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Marco Zanotti insieme ad Angelo Iaderosa, funzionario dello stesso Ufficio; il Sindaco di Crodo, Ermanno Savoia, il Presidente della Provincia, Stefano Costa, il Comandante della stazione Carabinieri di Crodo, Fausto Macaluso, il comandante del Corpo Forestale dello Stato di Baceno. La viticoltura al “Fobelli” di Crodo è nata nel 1989, su un progetto della Comunità Montana. In origine furono impiantati 5 vitigni diversi a bacca bianca; in seguito fu mantenuto lo Chardonnay perché risultava essere il migliore. Agli inizi degli anni 2000 fu impiantato il “Kerner”, un vitigno che in Alto Adige, con condizioni assimilabili a quelle antigoriane, aveva dato buoni risultati: “E’ un incrocio creato nel 1929 in Germania fra Riesling e Schiava - spiega il professor De Medici - introdotto a fine anni ’80 in Trentino; il suo nome deriva da quello di un poeta tedesco. A Crodo ha dato buoni risultati agronomici; si è adattato bene all’ambiente pedoclimatico ed ha prodotto un vino di ottima qualità. Le attrezzature della nostra cantina - prosegue l’insegnante - sono state acquistate in gran parte con l’aiuto delle allora Comunità Montane e di alcune Fondazioni operanti sul territorio; la nostra scuola ha stretto ottimi rapporti collaborativi con soggetti privati, in particolare con la cantina Garrone”. Ma quali sono le caratteristiche dei due vini del Fobelli? “Il “Terrazzi Antichi” - spiega De Medici - è fatto con uve Chardonnay, ha colore giallo paglierino, profumo erbaceo / floreale intenso e sapido, tipico retrogusto legato al territorio alpino e vallivo. Cinque anni fa ha ottenuto la D.O.C. e l’ha mantenuta negli anni successivi. Il  “Rive di Pietra” deriva da un vitigno impiantato 7 anni fa; questo è il primo anno in cui viene vinificato in purezza, cioè da solo, senza apporto di uve Chardonnay. Gli abbiamo dato questo nome perché è coltivato sulle pietre: il primo “Kerner” - prosegue l’insegnante - è stato piantato davanti alla scuola, dove erano stati ammassati sassi con un piccolo strato di suolo sopra. Il vino presenta sentori freschi, erbacei ed espone poi  note agrumate persistenti. Tra queste è possibile cogliere la pesca, l’albicocca, le fragole di bosco. Il suo colore è giallo paglierino; dimostra essere un vino molto apprezzato con salumi e insaccati, formaggi freschi o mediamente stagionati, carni bianche e primi piatti, gli stessi consigliati per il “Terrazzi Antichi”. Entrambi i vini esaltano i pregi delle produzioni casearie ossolane” conclude De Medici. Alla tenuta del vigneto ed alle operazioni di cantina provvedono l’assistente tecnico della scuola, alcuni docenti di materie professionali e con ruoli diversi, gli alunni, dalle prime alle quinte. I vini del “Fobelli” sono venduti a una selezione di ristoratori e albergatori a Stresa e in diverse zone, anche fuori provincia (Milano, Vercelli, Novara ...). Vengono richiesti anche da clienti privati; quest’anno sono state prodotte 711 bottiglie di Chardonnay e 326 di Kerner. L’istituto crodese ha già da tempo in funzione un birrificio artigianale, una produzione di formaggio, prevalentemente tipo toma ossolana, lamponi, distillati di frutta e, dal 2015, canapa da semi. Durante il buffet che ha accompagnato la cerimonia di inaugurazione sono stati assaggiati tre formaggi prodotti dall’azienda “FattoriAmo” di Baceno, proprio nel piccolo caseificio della scuola; due di questi erano insaporiti alla canapa e al genepy. Alcuni progetti didattici mettono in rapporto il “Fobelli” con scuole di diversi Paesi d’'Europa.