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DOMODOSSOLA–12-4–2024--  L’abbinamento musica – poesia non è certo una novità, ma la serata di presentazione del libro di Monique Femidi, “Elle se nomme la Clef des Songes”, tenutasi ieri nello Spazio Contemporaneo della Società Operaia di Mutuo Soccorso, a Domodossola, aveva caratteri del tutto peculiari.

Organizzata dal Circolo della poesia “Domus”, ha visto alternarsi letture in Francese e in Italiano, brani musicali, immagini di opere pittoriche ed anche un video. Le musiche, riprodotte tramite un computer, erano state composte proprio per quest’opera letteraria da Roberto Olzer, Susanne Hahn e Fabrizio Spadea. Hahn e Spadea era presente in sala, insieme a Hahn ed ha espresso compiacimento per l’opera e la sua presentazione.

“Elle se nomme la Clef des Songes”, traduzione italiana “La chiave dei sogni”, prende il nome da un’opera dell’incisore Jean-Pierre Velly, conservata alla calcografia del Louvre. È scritto in Italiano ma ospita anche poesie in Francese, Portoghese Brasiliano, Inglese, alcune delle quali sono state lette da Aurelie Bou, Tiziana Zaccaria e Daniela Bonacini. Il commento critico è stato affidato a Caudio Barna.

Al termine della serata abbiamo realizzato una videointervista a Monique Femidi, Claudio Barna, al coordinatore del progetto culturale, Salvo Iacopino, ed a Fabrizio Spadea.

Mauro Zuccari