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livello lago giu 16
VERBANIA – 21.06.2016 – Il livello del Lago Maggiore 

sta tornando a scendere e l’allarme sta rientrando. Non le proteste, però, che vedono ancora una volta in prima fila i sindaci dei comuni rivieraschi della sponda piemontese. La querelle con l’ente regolatore e con il ministero dell’Ambiente che ha autorizzato livelli standard più alti di quanto richiesto va avanti da due anni e oggi vive una nuova puntata. Prendendo spunto dall’eccezionale ondata di maltempo della scorsa settimana, i sindaci della gestione associata “Bacino Mggiore – provincia del Vco” hanno scritto all’Autorità di bacino del Po e alla Regione Piemonte chiedendo un incontro urgente sull’annosa questione.  

La richiesta parte dai dati meteo, con le previsioni da “allerta arancione” per il 16 giugno, poi confermata da fatti con 200 millimetri di pioggia caduti in 24 ore.  “L’evento è stato valutato a tempo di ritorno da 1 a 3 anni, localmente a 5 anni – si legge nella lettera firmata dal sindaco di Verbania Silvia Marchionini a nome della gestione associata –. Si è trattato quindi di una condizione meteorologica chiaramente  annunciata e perfettamente verificatasi”. Ciò nonostante, evidenziano i sindaci, non s’è intervenuto per compensare l’afflusso di acqua alla diga della Miorina aprendone appieno le paratie. “Prima dell’evento il livello del lago a Sesto Calende era, sia pur di poco, superiore alla  quota di sperimentazione di 194.25 metri e le differenze di livello del Lago erano praticamente nulle – queste le critiche –, malgrado l’evidente stato di allerta, l’Ente Regolatore non sembra avere eseguito significative ed efficaci operazioni preventive di abbattimento delle paratoie, in carenza di queste operazioni preventive o di inefficacia delle stesse, il livello lacustre è salito repentinamente di oltre 70 cm sopra la quota di sperimentazione alla Miorina e di 80 cm a Pallanza, superando di 10 cm il livello di guardia”.

Seguendo questi ragionamenti e ipotizzando un altro peggioramento del tempo, si sarebbe potuto assistere a un’esondazione estiva con danni anche al settore turistico, già rilevanti per la chiusura delle spiagge causa allagamento.  Un rischio paventato via e-mail sabato, alla quale la risposta è stata: “Sorprende che chi si occupa di demanio lacuale non sappia che le piene del lago Maggiore sono quelle che superano i due metri sull'idrometro di riferimento di Sesto Calende ...

Sorprende ancor di più, e lascia l'amaro in bocca, che chi partecipa al Tavolo Tecnico per la sperimentazione dei nuovi limiti di regolazione estiva non sappia neppure come funziona la diga della Miorina ..

La diga è in abbattuto, cioè completamente aperta per chi ne ignora il funzionamento, sin dalle ore 11.00 del 16.06.2016, mentre lo svaso preventivo era in opera sin dal 12, e dal 24 maggio in poi lo sbarramento della Miorina non è mai entrato in piena regolazione.

Dal 16.06 in poi la fruibilità di spiagge, litorali, aree di parcheggio, attività stagionali e ormeggi è finita nelle mani di "Qualcun altro"...”.

Da qui la richiesta di un incontro e di un chiarimento urgente.

In queste ore, intanto, il lago scende. Dal picco di 196 metri fatto segnare a Sesto il 18 giugno, s’è passati ai 167,1 di stamane: -11,7 cm in ventiquattro ore, -28,9 dal livello massimo di sabato.